Tutti devoti alla Madonna dell’Aiuto. Dal 1985 è venerata a Montevideo

Fu il bustocco Marco Stoppa a portarne per primo l’immagine nella capitale uruguaiana

Virgen de la Ayuda, gli emigranti bustocchi ne hanno esportato la devozione fino a Montevideo. Stando alle ricostruzioni e ai documenti recuperati dagli storici locali – Luigi Giavini ed Enrico Candiani – la prima immagine della Madonna dell’Aiuto venerata in Uruguay fu portata nel 1895 da Marco Stoppa di Busto Arsizio, benedetta da monsignor Giuseppe Tettamanti.

Fu poi affidata a un altro emigrante, Guido Branda, che tornò a Busto Arsizio per reperire un’immagine di grandi dimensioni da posizionare in una cappella nella sua casa di via Jaime Cibils a Montevideo. Rapidamente si trasformò in un luogo di fede popolare, in cui avvenivano grazie e miracoli, e i Branda si misero persino a stampare immaginette. Un crescendo che preoccupò la Chiesa locale: prima si cercò di impedire il culto nella cappella, più avanti si scelse una via più

saggia, come racconta Giavini: fu Gerardo Benincasa, parroco del Cerro, un altro quartiere di Montevideo, ad installare un quadro della Madonna dell’Aiuto nella Chiesa parrocchiale. Il tempio necessitava di ristrutturazione, e la parrocchia non sapeva a chi rivolgersi: così monsignor Francisco Aragone decise di organizzare una novena di preghiera alla Madonna dell’Aiuto per trovare una soluzione. L’ultimo giorno della novena, i coniugi Dornaud si fermarono in preghiera dopo una passeggiata e decisero di finanziare i lavori di restauro della Chiesa, che nel 1930 viene così consacrata alla Madonna dell’Aiuto.

La statua viene commissionata in Italia, mentre qualche anno dopo, un’altra benefattrice dona alla scuola parrocchiale una replica della immagine della Vergine venerata a Busto Arsizio, che viene benedetta da Monsignor Aragone.