Ala piccola attesa a breve. Varese pescherà tra i “ricconi”

Basket - Per il tassello mancante la società sta osservando un torneo che regala 2 milioni di dollari al vincitore

Si lavora alacramente ai piani alti di piazza Monte Grappa per arrivare a completare la squadra che affronterà la stagione ufficialmente al via con il raduno del 12 agosto. La società è ormai pronta a concludere con l’ala piccola titolare da consegnare a coach Moretti: sarà un nome americano con passato europeo, per il quale spendere una delle cifre più cospicue del budget a disposizione (se non la più alta) e che possa realizzare quei desideri di completezza tecnica (leggi dimensione sia interna che esterna, oltre che una buona predisposizione difensiva) che tanto sono cari all’allenatore aretino.

Nella scelta, tra i tanti bacini di osservazione dai quali pescare il jolly, la Pallacanestro Varese avrebbe guardato e starebbe guardando con molta attenzione anche il Tbt Tournament in corso in questi giorni a Philadelphia (nella notte tra ieri e oggi si è giocata la finale, con tanto di diretta su Espn). Si tratta di un torneo particolare (le squadre sono formate dai general manager e per l’ammissione al tabellone finale sono necessari i voti dei fans) fondato nel 2014 frequentato sia da giocatori Nba, che da americani con passato e presente in giro per il mondo. E soprattutto molto ricco: sono ben 2 milioni i dollari ad appannaggio della formazione vincitrice. Ad esso hanno partecipato anche vecchie conoscenze varesine come il pivot dell’era Caja Johndre Jefferson (ora accasatosi a Trento) e l’ultimo playmaker visto passare da Masnago, al secolo Chris Wright. Ali piccole presenti? Ovviamente tante.

Tra queste spiccano i profili appartenenti alle compagini che hanno raggiunto le semifinali, come la vecchia conoscenza del campionato italiano James White, due stagioni fa a Reggio Emilia e prima ancora a Sassari e Pesaro, “alona” di sostanza classe 1982 transitato alla corte dei Gianmarco Pozzecco e Veljko Mrsic nel 2015/2016 al Cedevita (9,4 punti a partita in Eurolega). Un altro atleta potenzialmente interessante è Dj Kennedy, professionista classe 1989 uscito dalla St John’s Univeristy.

Un metro e 98 centimetri di altezza, giocatore verticale e buon rimbalzista piuttosto che tiratore, Kennedy nella stagione conclusasi a maggio ha militato nelle fila di Enisey, la squadra siberiana che Varese ha solamente incrociato alle final four di Fiba Europe Cup disputate a Chalon (i russi furono eliminati dalla futura vincitrice Francoforte in semifinale). Nella coppa Fiba è stato discreto il suo ruolino di marcia: 14,5 punti di media con quasi 8 rimbalzi, ma solo il 27,8% nel tiro da tre.Nel lotto ci sono anche: Travis Bader, nato nel 1991 e con trascorsi tra Asvel Villeurbanne (2014), Rio Grande Valley Vipers (D-League, 2015) e la formazione litauna del Neptūnas Klaipėda (2016). Ottimo tiratore (è il leader Ncaa ogni tempo per triple realizzate e tentate), ma ben più guardia che ala piccola; Marcus Relphorde, 201 cm l’anno scorso al Falco Szombathely, altra vecchia conoscenza del cammino europeo della Opnejobmetis 2015/2016; Lasan Kromah, 25enne che nel 2016 ha servito la causa dei greci del Kavala e che nel 2014 è stato campione Ncaa con gli “Huskies” dell’University of Connecticut. Papabili veri, stelle comete senza alcuna possibilità di approdo, autentici depistaggi: lo scopriremo molto presto. Da oggi al fine settimana ogni giorno è infatti davvero buono per arrivare al colpo finale.