Inacio Pià: i motivi di un addio. «Questa maglia è sacra. Lui non può indossarla»

Il brasiliano ha rifiutato la riduzione dell’ingaggio. Enzo Rosa: «Pensava volessimo fregarlo: è una follia»

Già all’indomani della vittoria sull’Accademia Pavese, cioè almeno due settimane fa, avevamo ipotizzato che João Batista Inácio, meglio noto come Pià, avrebbe potuto lasciare il Varese.

Questa eventualità è diventata realtà alla vigilia della gara con il Tradate eppure Enzo Rosa sembrava aver convinto il giocatore ad adeguare il suo contratto e a programmare un futuro insieme: «L’altro giorno – dice il dirigente – ho convocato Pià in sede e gli ho chiesto una riduzione dell’ingaggio pari al venti per cento, visto che finora ha incassato già il cinquanta per cento degli emolumenti annuali, pur non essendo mai andato in campo per motivi fisici.

Neppure il Real Madrid può permettersi di tenere in tribuna uno dei suoi top player e per questo abbiamo pensato a un ridimensionamento del suo stipendio. Ma per andare incontro al giocatore, gli ho anche proposto un premio promozione maggiore rispetto a quello già concordato e soprattutto la disponibilità a metterci al tavolo per accontentare le sue richieste in vista di un rinnovo. Ci siamo alzati e stretti la mano. Guardandolo dritto negli occhi pensavo di averlo convinto ma non è stato così». Pià ha cercato di prendere tempo ma Enzo Rosa è stato categorico: «Ho preteso una risposta entro la serata di sabato». La telefonata è arrivata puntuale: «Inácio – continua il dirigente – mi ha sorpreso molto perché quando mi ha ricontattato per comunicarmi la sua decisione mi ha detto: “Non accetto perché mi sembra che me la stiate facendo sporca”. Sentite queste parole io non ci ho visto più e mi sono inalberato. Questa sua telefonata è stata mortificante e io gli ho risposto: “La maglia del Varese è così importante che tu non te la puoi mettere neppure per una sola partita se pensi che ti abbiamo preso in giro”. È evidente che Pià non vuole più far parte del progetto Varese e quindi stiamo preparando le carte per la rescissione consensuale». La storia di Pià al Varese è finita prima ancora di iniziare, dal momento che il brasiliano è sempre stato fermo a causa dei suoi acciacchi. L’attaccante ha voluto salutare i compagni, come rivela Rosa: «So che Inácio è andato a trovare la squadra che era radunata al Relais sul lago per mettere al corrente tutti della sua partenza. È già tornato a casa e adesso dobbiamo solo formalizzare la rescissione».

Rimane anche da chiarire la posizione di Paolo Basile, general manager che aveva insistito per ingaggiare Pià in estate. Ieri il dirigente era in tribuna a seguire la gara e a tifare Varese con la stessa passione di sempre ma pare che la partenza del brasiliano lo abbia contrariato anche perché il giocatore sembrava finalmente guarito: per la prima volta si era allenato con continuità per tutta la settimana. Il Varese ha anche pensato di rimpiazzare l’attaccante con un altro centravanti di nome, ovvero Cristian Bertani, che era stato in biancorosso nel 2004. Il giocatore, implicato nel calcio scommesse, potrebbe essere però libero solo dall’anno prossimo.