Le “legnate” di Hollis ci piacciono. Tambone timido, Okoye è un diesel

Il migliore è Waller, ma anche “Avra” e Ferrero catturano applausi. Le pagelle di Alberto Coriele

Sette per il sacrificio, l’abnegazione e soprattutto l’efficacia difensiva. Innumerevoli le palle recuperate o anche solo sporcate; Caja lo utilizza da playmaker e tutto sommato se la cava, pur qualche indecisione specialmente in partenza, forse per l’eccessiva voglia di dimostrare. Esce dal palazzetto con il ghiaccio sul ginocchio, rassicurando tutti.

Anche lui non lesina alcuno sforzo in difesa, sempre con le ginocchia piegate e con la voglia di far fatica. A referto anche sei punti, meritati, pur conditi con qualche fesseria dovuta prevalentemente alla stanchezza, nel finale.

Trascorre la prima parte del match a concentrarsi maggiormente sull’avversario e sull’aspetto difensivo: nell’ombra, svolge il consueto lavoro sporco. Alla distanza esce fisicamente e diventa dominante.

Un po’ troppo timido, se gli si deve muovere una leggera critica. Viene lanciato in quintetto ed ha il merito di far girare la squadra con buon ritmo, senza prendersi inizialmente troppe conclusioni personali. Poi ci prova e sale gradualmente di ritmo, senza uscire però completamente dalla fase di rodaggio. I margini sembrano essere comunque ampi.

Impiega qualche minuto ad ingranare ma la sua partita cambia radicalmente dopo uno sfondamento conquistato in fase difensiva. Trova con continuità il fondo della retina da l’arco ma anche ottime soluzioni dentro l’area.

“Great player, great shooter”, queste le parole di Aleksa Avramovic alla Basket Fest di luglio a commentare l’arrivo di Taj. È lui la grande sorpresa di giornata: segna con una continuità ed una scioltezza quasi disarmante. 10 punti in sette minuti, 15 all’intervallo, 20 complessivi riposando molto nel finale. Qualità e grande capacità di segnare: ottime sensazioni.

Appare un po’ appesantito e lontano dalla forma migliore, nei movimenti è un po’ meccanico e poco sciolto. Però a rimbalzo si difende egregiamente, sfrutta i chili per creare superiorità nel pitturato pur segnando poco. Anche nel difendere sul pick ’n roll centrale mostra buone qualità.

Ogni giudizio va tarato sull’avversario e sul grado di preparazione, però anche Hollis desta ottime impressioni. Come Cain, domina sui centimetri a rimbalzo e regala anche discrete legnate agli avversari. Il mood partita è già quello giusto, segna parecchio (14 punti) e tiene il ritmo fino alla fine.