Pro Patria masochista: con il Lumezzane finisce 2 a 2

Il profumo della vittoria sembra a portata di mano, ma la Pro patria non riesce a portarselo a casa. Un peccato. Non certo per la forza dell’avversario, ma per le solite ingenuità che stanno diventando un male endemico per la formazione di Oliveira.

Della serata rimane il dato statistico del primo punto conquistato fuori casa dalla Pro. Non un’impresa da mettere agli annali. La partita è stata povera tecnicamente e per certi versi anche noiosa. Novanta minuti fra due squadre di fondo classifica, nessuna pretesa.
Certo che, in vantaggio due volte e senza che Melillo facesse gli straordinari, i tre punti erano davvero a portata di mano.

Un quarto d’ora di Lumezzane, ma è la Pro Patria che passa in vantaggio al 15’ su punizione dal limite di Candido. Il suo destro sorvola la barriera e va a depositarsi nel sette.
Dura però appena 11 minuti il vantaggio tigrotto. Pasticciano il redivivo Botturi e Melillo, ne approfitta Benedetti che indisturbato si trova solo in area e pareggia.
La Pro sa scuotersi e alla mezz’ora si avvicina al nuovo vantaggio: Terrani insiste sulla sinistra,

scodellando al centro un cross sul quale va Serafini, ma piomba Magri che sulla linea salva in angolo.
È l’antipasto del secondo gol tigrotto. A dirla tutta, un gollonzo: Terrani dalla sinistra si libera in dribbling stretto di Baldassin, spedendo un rasoterra verso Serafini; Magri respinge ancora sulla linea, ma stavolta colpisce il compagno Biondi, che manda il pallone nella propria rete con il fondoschiena.
E il primo tempo finisce con la Pro che controlla il gioco in zona d’attacco.
Nella ripresa il Lumezzane cambia due giocatori, inserendo Meduri e Ribeiro al posto di Magri ed Ekuban. Nicolato non cambia assetto – lo schema rimane lo stesso – ma si affida a forze fresche nel tentativo di rimontare. Melillo rimane però inoperoso come è accaduto nel primo tempo.

Una seconda parte che non dice molto. È ravvivata solo, poco dopo la mezz’ora, dal calcio di rigore assegnato al Lume per fallo di Guglielmotti su Genevier. Sacrosanto il penalty, che Ferrari non sbaglia nonostante Melillo intuisca.
A 9’ dal termine il Lumezzane rimane in dieci per l’espulsione di Biondi, dando (in teoria) un po’ di coraggio alla Pro Patria. Ma la superiorità numerica non produce alcun vantaggio pratico.
Si chiude dopo quattro minuti di recupero con una pareggio che non serve a nessuna delle due squadre, incollate la fondo classifica. Dopo 10 giornate sembra questo il destino di Lume e Pro: un girone infernale.