Se il Varese parte così, non si ferma

In barba alla scaramanzia: ecco cosa è successo tutte le volte che i biancorossi hanno iniziato il campionato con tre vittorie consecutive

Avvertenze per i tifosi del Varese, in particolare quelli scaramantici ( insomma, tutti: il popolo biancorosso è fatto così): toccate ferro – o… quello che preferite -, mettetevi del sale in tasca o buttatelo dietro di voi, fate le corna, impugnate il vostro cornetto. A vostra scelta. Questa piccola ricerca vuole celebrare lo straordinario avvio di campionato della squadra di Ernestino Ramella; ma potrebbe anche portare sfortuna. Quindi, prese tutte le precauzioni del caso, partiamo.
I biancorossi sono reduci da un tris di vittorie consecutive in campionato,

tutte per 1-0. Un tris perfetto, che domani i biancorossi vorranno a tutti i costi trasformare in un poker quando al Franco Ossola arriverà il Borgosesia. Un tris che ha già spedito al primo posto solitario il Varese, con la Pro Sesto seconda in ritardo di due punti. Un tris che capita raramente. Ecco, la domanda è proprio qui: quanto raramente? Per la nostra ricerca abbiamo considerato i campionati del Varese a partire dal 1974-75 (sì, proprio quello del gol in serie A dell’attuale mister biancorosso) per una cavalcata di quasi quarant’anni. I precedenti sono 4: 1989-1990, 2004-2005, 2012-2013 e, ovviamente, la scorsa stagione, 2015-2016, quella della rinascita.
Sì, sappiamo cosa vi state chiedendo e non vogliamo tenervi sulle spine (ma voi portate avanti il vostro gesto scaramantico): ma il tris di vittorie a inizio campionato porta bene o no?
Fortunatamente, la statistica è in positivo: tre volte su quattro il finale è stata festa grande, caroselli e salto di categoria; una volta invece la delusione a fine stagione è stata enorme.

In panchina siede la leggenda Peo Maroso, il presidente è Claudio Milanese. In rosa spiccano nomi illustri: Gianluca Pessotto, Franco Salvadè, la coppia d’oro Tatti-Zerbio. Non solo, perché tra i difensori c’è un certo Sean Sogliano e non mancano nemmeno due avversari della scorsa stagione di Eccellenza, il patron del Legnano Gaetano Paolillo (che anche quest’anno incrocerà il suo passato) e il tecnico del Tradate Ulisse Raza. I biancorossi infilano ben cinque vittorie in avvio, battendo Ravenna (2-0), Palazzolo (1-2), Treviso (2-1), Virescit Bergamo (1-2), Legnano (1-0). La striscia si interrompe con lo 0-0 in casa del Pergocrema ma quello che conta è il finale: Varese primo (45 punti in 34 giornate, frutto di 15 vittorie, 15 pareggi e 4 sconfitte) dopo un lungo braccio di ferro con la Pro Sesto (44) e promosso in C1.

Il Varese rinasce con la famiglia Sogliano. In panchina siede Devis Mangia, in rosa ci sono il bomber bomber Sanel Sehic, Giacomo Croci, Oscar Verderame (attuale preparatore dei portieri biancorossi) e un giovanissimo Eros Pisano. Tre le vittorie in fila: l’indimenticabile esordio di Parabiago (1-2), Tribiano (2-0) e Brera (2-0). Cammino interrotto dal 3-0 subìto in casa del Fanfulla, l’avversario che chiuse il campionato davanti ai biancorossi. Ma il Varese, secondo, fu comunque promosso per meriti sportivi in serie D.

Un super avvio anche ai piani alti. È il terzo anno di serie B, in panchina siede Fabrizio Castori, in campo brilla, su tutte, la stella di Neto Pereira, che realizza il primo gol stagionale biancorosso. Anche qui le vittorie consecutive si fermano a tre: battute Ascoli (2-0), Virtus Lanciano (1-2) e Modena (1-2). Trascinata anche dai gol di Ebagua e dalle prestazioni di Zecchin il Varese sogna il terzo approdo consecutivo ai playoff, ma la stagione si chiude con una beffa clamorosa: all’ultima giornata il Brescia batte 2-0 i biancorossi, nel frattempo passati sotto la guida di Andrea Agostinelli, e li scavalca al sesto posto, ultimo utile per la postseason.

L’ultimo avvio sprint è quello dell’anno scorso, che impatta il record dell’’89-’90 con cinque vittorie consecutive: sotto i colpi della truppa di Melosi cadono Verbano (0-6), Pro Vigevano (2-0), Fenegrò (1-0), Legnano (0-1) e Sestese (4-2). Striscia interrotta con lo 0-0 a Mariano Comense. Anche qui, quello che conta è il finale, ancora fresco nella mente e nel cuore: cavalcata irresistibile e serie D conquistata con largo anticipo.

Tre 1-0 per mandare al tappeto Cuneo, Folgore Caratese e Inveruno. La storia dice che il filotto porta spesso bene, addirittura benissimo se si allunga oltre i primi tre impegni. Ora, palla ai ragazzi di Ramella: domani c’è il Borgosesia. L’obiettivo è il solito, vincere. Per i tifosi, certo. Ma anche per la scaramanzia…