Cuneo: tranquilli, noi veniamo. E vi insegniamo il bello del calcio

Il commento di Gabriele Galassi

Marassi, finale playoff per la serie A, 6 giugno 2012: settore ospiti a 10 euro (più diritti). Cuneo, prima giornata di serie D, 4 settembre 2016: settore ospiti a 15 euro. Serve aggiungere altro? Sì, serve. Perché da Varese parte una lezione che a Cuneo si spera verrà recepita. I tifosi del Varese arriveranno, in massa, come sempre: non esistono chilometri, prezzi, caldo, stadi piccoli e scomodi, partite già scritte o campionati già

vinti che possano fermarli. Sputati all’inferno dopo aver sfiorato il paradiso, hanno ritrovato l’amore per il calcio, il piacere di stare insieme, l’onore di rappresentare la città, l’equilibrio per essere “pro” e non “contro”, la gioia di sostenere la squadra. E, anche, la forza per accettare un prezzo fuori mercato (costa meno andare a vedere la serie B…), che allontana dal calcio invece che avvicinare, che fa arrabbiare invece che sorridere, che fa venire il dubbio (tranquilli, non al popolo biancorosso: ma non sappiamo quanti altri verranno a trovarvi) di buttarsi in una trasferta da 500 chilometri. Ma, come il vicepresidente Paolo Basile ha spiegato al nostro Alberto Coriele, «Noi siamo contenti di essere diversi». Così contenti che a Cuneo arriveremo in massa, pronti a insegnarvi cos’è il bello del calcio. “Tu non chiedermi perché / non ci sono nel weekend / Giro il mondo insieme a lei / sola non la lascio mai / lotta e vinci insieme a noi”. A qualsiasi costo.