15 Ago 2014
di 
1 minuto di lettura
Incerto sulle uscite nel primo tempo, si riscatta respingendo il rigore a Palladino. Non basta però.
Biabiany lo anticipa nettamente e lui lo falcia, causando il rigore. Un po’ distratto, si intende comunque bene con Borghese.
Sul gol del pareggio la deviazione decisiva è la sua.La palla persa che porta alla rete di Belfodil è un errore troppo brutto. E il rosso non va bene.
Non ha paura di provarci dalla distanza, infatti il primo vero pericolo per Mirante parte dai suoi piedi. Sulla sinistra è attivissimo.
La prova del fuoco per lui, prima Belfodil poi Biabiany dalla sua parte. Superata, tiene sempre bene.
Lotta come sempre in mezzo al campo, nel primo tempo prova anche la conclusione da fuori. È già in forma campionato.
La sua parabola beffarda porta al vantaggio del Varese. Poco altro.
Si becca un richiamo dell’arbitro a partita appena iniziata, mostra subito i muscoli e pressa tutti.
Sembra un giocatore rinato, corre e salta l’uomo con personalità.
È come se scendesse in campo in smoking, eleganza unica.
Ha poco tempo per lasciare il segno.
Cerca sempre la profondità, insegue gli avversari anche in fase di ripiego, non è molto incisivo.
Eredita la fascia sinistra da De Vito, e si trova di fronte Belfodil: non soffre.
Cerca di mettere ordine in mediana, pecca di concretezza.
Non tira mai indietro la gamba, ma sbaglia un gol clamoroso.
Cerca forse qualche preziosismo di troppo, di punti magia qui non ne danno.
Bettinelli gli da fiducia, lui lo ripaga correndo a tutto campo.
Sbaglia un gol non certo impossibile.
© riproduzione riservata
