Addio a Sottrici. Unificò Varese e Busto e creò la Liuc

Scompare a 87 anni uno dei più importanti imprenditori della fu Manchester d’Italia

– L’ex Manchester d’Italia in lutto per la scomparsa di , imprenditore nei settori cartario e tessile, ideatore dell’Università Liuc, protagonista dell’unificazione delle associazioni industriali di Busto e Varese. Aveva 87 anni, domani pomeriggio alle 14 il funerale nella chiesa parrocchiale di Sant’Edoardo.

Classe 1930, studi classici e laurea in economia e commercio alla Cattolica di Milano, dal 1956 guida l’azienda di famiglia, la Cartiere Sottrici del Gerbone, a Olgiate Olona. Negli anni ‘80 l’espansione, con una serie di acquisizioni che portarono l’azienda, poi rinominata Cartiere Sottrici Binda (una delle sedi principali è quella del Ponte di Vedano su cui si ipotizza una riqualificazione con l’insediamento di Decathlon), a diventare uno dei primi gruppi italiani nel settore.

Sono gli anni in cui Flavio Sottrici fa la storia in provincia di Varese: ultimo presidente dell’Unione Bustese degli Industriali dall’86 all’89, promuove l’unificazione delle associazioni industriali di Busto Arsizio e Varese in quella che allora è la terza maggiore confederazione industriale d’Italia, di cui diventa primo presidente, tra l’89 e il ‘91. Nel frattempo, è sua l’idea dell’ambizioso “progetto Università” che dirà di aver messo a punto «in una sola settimana» e che, con il supporto di e di , porta alla nascita della Liuc a Castellanza.

Inaugurata nel 1991, l’Università Cattaneo ha come primo presidente proprio . «Due progetti che hanno cambiato radicalmente il mondo della formazione, dell’economia e della rappresentanza nel Varesotto e non solo, due idee fortemente innovative dei cui benefici godiamo ancora oggi e di cui godremo negli anni a venire – il ricordo del presidente dell’Unione degli Industriali della provincia di Varese – con la scomparsa di Flavio Sottrici la provincia di Varese e la sua imprenditoria perdono un uomo che ha fatto la storia recente della nostra economia locale. Imprenditore dalla grande signorilità e dall’immensa cultura umanistica, a lui mi ha sempre legato una conoscenza che viene da lontano: avevo 15 anni quando lo conobbi grazie a mio padre che con lui frequentava il Rotary. Ci mancherà la sua infaticabile intraprendenza che lo ha contraddistinto fino all’ultimo».

A Busto Arsizio, Flavio Sottrici si fa ricordare anche come amante dell’arte e della cultura: oltre ad essere socio della celebre Bramante Editrice, con la moglie lancia l’esperienza della Galleria Italiana Arte (nei cui spazi di via Generale Biancardi l’imprenditore ha lasciato in eredità la sua ultima sfida, il centro medico polispecialistico Alten, inaugurato), che è stata galleria d’arte di riferimento di , inoltre promuove il progetto di un grande auditorium musicale in piazza Vittorio Emanuele II (nel piano integrato “ante litteram” dove poi è sorto l’attuale complesso della Residenza del Conte), un sogno che purtroppo non raccoglie sufficiente sostegno per concretizzarsi.

Nel 1990, con la sua Safinvest, acquisisce anche il complesso dell’ex Calzaturificio Borri, per farne la nuova sede amministrativa del gruppo Cartiere Sottrici Binda, poi però negli anni del declino il Borri passa di mano fino all’acquisizione da parte del Comune. «Flavio Sottrici era un bustocco illuminato dal multiforme ingegno – così lo definisce il sindaco emerito – ardito, rigoroso, amante della cultura e dell’arte. Una figura austera e intelligente, riservata e lungimirante, che partendo dall’impresa di famiglia ereditata dal padre Arturo, a cui tra l’altro io fui molto vicino negli anni in cui fu presidente del Partito Liberale di Busto Arsizio, ha saputo dare all’azienda una prospettiva nazionale e internazionale».