«Anche con i nuovi filtri. Accam inquinerà ancora»

Landoni a pochi giorni dall’assemblea della partecipata: «Inderogabile la chiusura nel 2021», in risposta al sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli che continua a ritenere che l’inceneritore possa essere mantenuto in attività

– Accam, alla vigilia dell’assemblea di mercoledì il comitato di Borsano è ancora sulle barricate: «Gira voce che con i nuovi filtri l’inceneritore non inquinerà più. Ma è una bufala».

Così il portavoce del comitato ecologico Inceneritore e ambiente mette le mani avanti in vista dell’assemblea dei soci che mercoledì alle 17,30 sarà chiamata ad approvare il bilancio, dopo il rinvio concesso nella seduta di inizio estate, ancora troppo ravvicinata rispetto ai cambi di amministrazione, in particolare quello di Legnano, che hanno “ridisegnato” gli equilibri tra i 27 Comuni soci. Quello che preoccupa Landoni & C. è «il falso concetto che si sta diffondendo, che con le migliorie richieste dalla Regione Lombardia che si dovranno fare per contenere le emissioni di ossidi di azoto l’inceneritore non inquinerà più». Per il comitato è una vera e propria “fake news”, «una bufala messa in giro ad arte» da chi sostiene la necessità di tenere accesi i forni di Accam anche oltre la scadenza prevista del 2021.

I filtri che Accam sta sostituendo in vista del termine fissato da Regione Lombardia del primo gennaio 2018 porteranno «migliorie» in termini di emissioni «già richieste dalla Regione nell’Autorizzazione integrata ambientale del 2007 entro il 2012 e poi riprogrammate al 2018» e relative «solo al limite massimo dell’inquinante Nox, da 120mg/Nm3 a 80mg/Nm3». Siccome però «dagli ultimi dati ufficiali Accam la linea 1 ad agosto aveva una media mensile di 96,38 e la linea 2 di 87,79, si può dire che viene portato solo un piccolissimo miglioramento, mentre rimangono invariati tutti gli altri fattori inquinanti. Perciò non si può affermare che i camini Accam non inquineranno più, solo leggermente meno».

E per il comitato di Borsano «rimane sempre il problema che per 24 ore il camino emette inquinanti». Insomma, sarebbe quasi un mini-revamping, ma per Landoni & C., la chiusura al 2021 continua ad essere inderogabile. Anche perché «la presidente Bordonaro ha sempre affermato che con l’attuale piano industriale, se tutti i comuni fanno la loro parte si può mantenere questa scadenza. Serve la buona volontà di tutti, Accam, Soci, Regione Lombardia». Il comitato si aspetta che l’assemblea di mercoledì «confermi questo proposito», vincendo le resistenze del sindaco Emanuele Antonelli che continua a ritenere che l’inceneritore possa essere mantenuto in attività anche oltre il 2021.