«Città tranquilla e tutta da vivere Il mese giusto per le rifiniture»

Stefano Ferrario è il “sindaco d’agosto”: «Al lavoro su quei piccoli problemi lasciati indietro»

– Il timone dell’amministrazione comunale in mano al “sindaco d’agosto”: «Il sindaco mi ha lasciato i “compiti a casa”. Ma voglio sfruttare la città più calma per risolvere quei piccoli problemi lasciati indietro. A partire dalla cura del verde».

Parola del vicesindaco Stefano Ferrario: con il primo cittadino Emanuele Antonelli che va in ferie, è sua la guida di Palazzo Gilardoni. Per le prossime settimane sarà il “sindaco d’agosto”, anche se Antonelli ha promesso di rientrare almeno una volta alla settimana per tenere sotto controllo la situazione.

«Non è più la Busto di una volta, che ad agosto si svuota completamente, infatti ieri camminando in centro ho notato pochi negozi chiusi – sottolinea Stefano Ferrario – però c’è quella calma e tranquillità, che durante il resto dell’anno non si ha, per guardare alle varie problematiche con più attenzione. Non che il sindaco non mi abbia lasciato da fare i “compiti a casa”, perché mi ha dato delle indicazioni su cui lavorare, ma come l’anno scorso avevamo fatto piccoli interventi, ad esempio sul ripristino delle fontane che erano ferme da anni, anche quest’anno cercheremo di intervenire con chi è ancora operativo in Comune, sempre a stretto contatto con il sindaco, con cui mi sentirò telefonicamente tutti i giorni».

Insomma, per Ferrario agosto «non è un momento di rilassamento, ma di maggiore operatività, perché c’è più campo libero e ci sono diversi fattori che rendono più agevole gestire quelle cose che durante l’anno, tra mille incombenze, scappano via».

Ecco perché domani il vicesindaco sarà «in Comune alle otto e mezza come tutti i giorni. Poi magari mi concederò degli orari più blandi al pomeriggio, visto che un po’ di sole piace anche a me prenderlo. Comunque sempre operativi e sul pezzo».

Del resto, l’agosto in città per Ferrario non è una novità: «Visto che il mio incarico nella federazione di Taekwondo mi porta in giro per l’Italia diversi weekend all’anno, non mi è mai pesato stare a casa ad agosto – confessa il vicesindaco – a me piace la Busto d’agosto, mi piace vederla meno affollata, la si vive molto di più e penso sia il momento migliore per vivere la città». Infatti la prima cosa che ha fatto ieri,

da “sindaco d’agosto”, è stato farsi «un lungo giro della città in auto» per verificare le ripetute segnalazioni sullo stato del verde pubblico: «Dal centro cittadino alla periferia, io lo vedo già dal marciapiede davanti a casa mia, ci sono dei problemi oggettivi – ammette il vicesindaco leghista – agosto in questo senso può essere un’occasione per intervenire dove è più urgente, perché l’impatto visivo sulla città è innegabile e occorre risolvere questo problema».

Nei suoi settori di competenza, commercio e sport, «non sarà un agosto fermo, tutt’altro»: da un lato, Ferrario curerà «con molta attenzione l’evoluzione del Cortiletto» e sta «seguendo un grosso progetto sul commercio che partirà nel 2018»; dall’altro, «c’è da preparare l’evento più importante dell’assessorato, “Busto in Sport” del 16 settembre» ma soprattutto «va seguita a vista la vicenda della piscina Manara, su cui stiamo facendo tutte le valutazioni del caso». Nel giro di una decina di giorni scade il termine per ottemperare alle indicazioni dell’Anac di Raffaele Cantone, probabilmente con la revoca dell’affidamento della gestione dell’impianto: «Bisogna lavorare per creare meno problemi possibile soprattutto all’utenza».

Così, anche se è agosto, i cittadini potranno rivolgersi a lui: «Da questo punto di vista, è un continuo – racconta il “sindaco d’agosto” – ricevo continue segnalazioni, l’ultima è quella di un disabile che ha bisogno di una salita da marciapiede a Beata Giuliana, che verificherò già oggi. La gente mi trova in giro molto, ma anche i social network sono un canale di comunicazione molto immediato che tanti sfruttano. Io credo che sia nostro dovere dare l’opportunità al cittadino di entrare facilmente in contatto con noi, per non perdere il senso della realtà e non rinchiuderci nel palazzo».