Da dipendenti diventano soci: «Credono nella nostra azienda»

La favola dell’impresa “Industria creativa”: i giovani Cesare Faverio e Davide Borsani premiati con le quote

Ci sono entrati come dipendenti e adesso si ritrovano soci.

Un bel salto in avanti e un’ottima opportunità di evoluzione professionale sono quelli che hanno visto protagonisti due ragazzi dell’azienda “Industria creativa” di Busto Arsizio, e , 21 e 23 anni rispettivamente. Il nome della società è tutto un programma e questa promozione sul campo è stato uno dei modi per tradurlo in realtà concreta e palpabile.

E non è secondario il fatto che questo passaggio di status lavorativo, per i due giovani, sia avvenuto a soli vent’anni. Ovvero a un’età nella quale è ancora possibile pianificare a largo raggio sul futuro professionale e umano.

È un bel segnale di dichiarazione di guerra a una disoccupazione giovanilie la cui media, nello stivale, è pari alla non irrilevante percentuale del 35,4. «Abbiamo ceduto parte delle quote azionarie ai dipendenti – spiega l’amministratore delegato di “Industria creativa” che è un’agenzia di comunicazione operante nel settore del marketing – tra cui due giovani ragazzi che lavorano con noi da circa due anni e hanno dimostrato di credere nella nostra impresa. Dare loro la possibilità di diventare nostri soci è per noi uno strumento di partecipazione che crediamo possa permettere loro di diventare soggetti attivi nel mondo del lavoro».

E che i due ragazzi avvertano questo come l’opportunità in grado di dare una svolta fondamentale alla loro carriera lo fotografano appieno le parole di Faverio: «Un anno fa facevo uno stage presso “Industria creativa” – afferma – cosa più unica che rara per me che ero ancora uno studente, e dopo solo un anno oggi sono socio della realtà in cui opero come videomaker. Faverio si è formato frequentando il liceo artistico di Varese e successivamente un corso di formazione professionale sempre nella città bosina organizzato dall’Enaip.

Poi l’opportunità di rinforzare il suo bagaglio curriculare con “Industria creativa”. La strada che ha portato invece Borsani a incrociare il mondo di “Industria creativa” è partita dalla frequentazione dell’istituto Tosi.

Prima dell’incontro con l’azienda che lo ha reso socio, Borsani ha svolto durante le superiori uno stage alla Yamamay di Gallarate. La loro quota di partecipazione alla società ammonta al 2,5 per cento. Insomma, giovani ma determinati e con le idee ben chiare. Esattamente quanto sembra necessario per una società che nel 2017 ha visto il suo fatturato lievitare del 68 per cento nei primi mesi dell’anno in corso e ha avuto tra i suoi clienti anche Autogrill di cui ha curato l’ultima campagna video social.