Erano 23 amici su Whatsapp. La reunion liceale fa il botto

In 260 sabato sera a Volandia per celebrare i “migliori anni” passati all’artistico Candiani di Busto Arsizio

«Facciamo una rimpatriata tra ex compagni del liceo artistico?». Iniziano in 23, si ritrovano in 260. E “occupano” Volandia. La reunion degli studenti del Candiani è un successo: «Un tuffo nel passato. Emozionante».

In principio erano in 23: erano gli ex compagni di liceo che , studente del Candiani tra il ‘90 e il ‘95 ed ex rappresentante d’istituto, aveva radunato in un gruppo Whatsapp per riprendere i contatti e organizzare la classica rimpatriata in pizzeria. «Quando una persona che volevo aggiungere al gruppo mi ha chiesto di non diffondere il suo numero di cellulare, ho deciso di trasformare il gruppo in una pagina Facebook» racconta “Mickey” Merlo.

Appena aperta la pagina, i 23 iscritti sono diventati 70 nel giro di cinque minuti, poi sono arrivate decine e decine di richieste di iscrizione ogni giorno, fino a radunare 300 persone nel giro di cinque giorni, inclusi alcuni professori. Sono iniziati a comparire video e immagini degli anni del liceo, facendo riemergere ricordi ed emozioni dei «migliori anni», i più intensi, oltretutto in un istituto che già per sua natura era più coinvolgente ed aggregante, senza muri tra le classi e con i professori che uscivano al pub insieme agli alunni.

«Il preside voleva concederci l’aula magna del liceo», ma tempi e modalità organizzative sarebbero state un po’ scomode, così è emersa l’ipotesi di ritrovarsi a Volandia, il parco e museo del volo di cui è presidente il bustocco , quasi coetaneo della maggior parte dei protagonisti del gruppo (lui però studiava al liceo classico Crespi).

«Abbiamo venduto 290 biglietti. Alla reunion eravamo in 260 – racconta Merlo – Dimostrazione di un senso di appartenenza fortissimo. Io ci sono tornato, al liceo di via Manara. La sede è nuova, pulita e moderna, ma l’atmosfera dell’artistico è sempre quella».

Un successo travolgente e trasversale lungo un arco di più di vent’anni di storia del Candiani: dagli ultimi diplomati degli Anni 70 a quelli della fine degli Anni 90. C’erano la torta e il dj con la musica Anni 90, ma anche lo striscione da riempire con le firme di tutti i presenti, le foto d’epoca proiettate, le t-shirt celebrative, persino la sagoma dello storico bidello che nessuno dimentica.

Un’operazione-nostalgia che ha colto perfettamente nel segno, tanto che in molti hanno già chiesto a Michele Merlo di farlo diventare un appuntamento fisso. «Qualcuno mi ha già proposto di organizzare la gita di classe con il pullman per andare in montagna – racconta colui che ha innescato la scintilla dell’amarcord – di certo con tutta l’energia che ci abbiamo messo, non possiamo farla morire così».