Il ladro dei garage finisce in gabbia

È finito in manette il ladro dei garage di Sant’Edoardo: nelle ultime ore, infatti, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato un giovane di 25 anni già noto alle forze dell’ordine, residente a Busto Arsizio. Si tratta di un disoccupato che durante i controlli di routine, effettuati dalle pattuglie dei militari nei paraggi della stazione ferroviaria, è risultato essere colpito da un ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzioni penali della locale procura della repubblica di Busto Arsizio,

dovendo espiare una pena di due anni e sei mesi di reclusione per il reato di furto, commesso nel 2011 sempre a Busto Arsizio, in alcuni garage del quartiere di Sant’Edoardo. Nella circostanza, dopo averli scassinati, aveva prelevato vari attrezzi. Un episodio simile a molti altri già capitati anche di recente in provincia di Varese, con i garage finiti nel mirino di bande provenienti dall’est Europa. La refurtiva viene poi riveduta in qualche mercato abusivo del nord Italia, magari nel Milanese o in provincia di Torino.

Tornando ai vecchi fatti di Busto Arsizio, durante il controllo il ladro dei garage sarebbe sceso dall’autobus e vista la pattuglia si sarebbe allontanato velocemente nella direzione opposta della stazione. Un fatto che ha insospettito e non poco i militati della Compagnia di Busto Arsizio che si sono subito messi sulle sue tracce. Dai rilievi effettuati è emerso che sulla sua testa pendeva proprio una condanna per il reato del 2011. Fatto per i quali era stato all’epoca denunciato a piede libero dai carabinieri della stazione di Busto Arsizio.

Come detto, nello specifico in quella circostanza era stato asportato da una decina di garage condominiali materiale da lavoro (trapani elettrici in particolare) 4 biciclette e alcuni elettrodomestici. Sempre secondo la ricostruzione dell’epoca il soggetto si sarebbe mosso a bordo di un furgone fiorino, con la scritta svuoto cantine e garage, per commettere i furti. L’attenzione da parte dei carabinieri resta molto alta: sono stati, infatti, ulteriormente rafforzati i servizi specifici per contrastare reati contro il patrimonio, anche contro episodi come quelli avvenuti nel 2011 nel quartiere di Sant’Edoardo.