Il migrante esce dalla comunità di Busto per rubare una bici

Un rifugiato di via dei Mille sorpreso dai vigili. mentre tenta il furto con scasso in pieno centro. Rogora (Lega) all’attacco: «Punta dell’iceberg»

– Rifugiato in via dei Mille e ladro di biciclette in centro. La polizia locale ferma un trentenne del Mali, pizzicato mentre ruba una bici legata ad un palo in via Fratelli d’Italia. «Le autorità prenderanno provvedimenti» assicura l’assessore ai servizi sociali. Ma è polemica: «Con tutti i soldi che prende la cooperativa di via dei Mille, potrebbe anche regalare una bicicletta a ciascun ospite» attacca il consigliere comunale leghista .

La notizia risale a giovedì, quando gli agenti di polizia locale in servizio per il Nucleo Presidio del Territorio, nell’ambito dei controlli di routine del centro cittadino, hanno pizzicato un uomo che stava tentando di rubare una bicicletta saldamente ancorata ad un palo nella zona di via Fratelli d’Italia, a due passi dal Municipio.

L’uomo, accusato di furto aggravato, è stato identificato per il deferimento di rito all’autorità giudiziaria: trent’anni, originario del Mali, è risultato essere a Busto in qualità di richiedente asilo come rifugiato politico. È, insomma, uno degli ospiti del centro di accoglienza di via dei Mille, gestito dalla cooperativa di nei locali della palazzina dell’ex Cral Enel. «In forza di questa segnalazione – spiegano dal Comando di polizia locale – le autorità competenti verificheranno le condizioni per la permanenza del soggetto sul territorio nazionale,

come già capitato ad altri clandestini bloccati nei mesi scorsi dalla polizia locale e poi regolarmente espulsi». Anche l’assessore ai servizi sociali Mario Cislaghi, dopo aver contattato la prefettura e la questura, conferma che «verranno presi i provvedimenti del caso, una volta che verranno chiariti i contorni della vicenda. Ovviamente non tocca alla cooperativa agire, ma alle autorità competenti». E l’assessore ricorda che «in un anno e mezzo di permanenza dei richiedenti asilo, oggi 110, nella struttura di via dei Mille, gli episodi come questo sono stati assolutamente isolati».

Ma se la bicicletta, recuperata e custodita al Comando dei Molini Marzoli, potrà essere restituita al legittimo proprietario, la vicenda non poteva che creare polemiche. Per Massimo Rogora (Lega Nord) «questo episodio è solo la punta dell’iceberg. Vedo sempre questi clandestini sfrecciare in bici in giro per la città e mi chiedo chi regala loro i mezzi. Purtroppo temo che lo Stato, anziché rimandare questo soggetto al suo Paese, finirà per regalargli una bicicletta». Così il provocatorio esponente leghista lancia un appello alla cooperativa «che con grande spirito di solidarietà accoglie questi cosiddetti migranti in via dei Mille. Perché non investono una somma pari ad appena tre giorni dell’obolo da un milione di euro all’anno che ricevono dallo Stato, per regalare una bicicletta a ciascuno dei loro ospiti, oppure per caricare le tessere del bike sharing? Magari così non andranno in giro a rubare biciclette. Intanto ai bustocchi consigliamo di comprarsi dei lucchetti nuovi, visto che presto, forse, arriveranno altri profughi».