Incatenati alle querce. «Nessuno le tocchi»

La pioggia non ha fermato il sit-in di gruppi di minoranza e cittadini a Castellanza. Giovedì il caso in Regione

La pioggia non ha fermato i consiglieri comunali dei gruppi dell’opposizione castellanzese e i loro sostenitori che ieri mattina si sono recati al cimitero per manifestare la loro contrarietá al taglio delle querce rosse.

L’Amministrazione comunale intende infatti abbattere 18 piante di questa specie presenti all’interno del camposanto in quanto, a suo dire, metterebbero in pericolo l’incolumità delle persone a causa del fogliame abbondante e dell’ampio sviluppo di rami e radici. Le querce verrebbero poi sostituite con altre essenze, quali ad esempio, i cipressi che, a differenza delle querce rosse, hanno sviluppo maggiormente verticale.

Ma tanti non sono d’accordo. I tre gruppi di minoranza, Marinella Colombo sindaco, Castellanza al centro e Sognare Insieme Castellanza, insieme ad altri cittadini, ieri hanno dunque manifestato il proprio dissenso. A sostenerli, anche se a distanza non avendo potuto partecipare all’evento, anche il consigliere comunale indipendente Romeo Caputo.

Al cimitero politici e cittadini si sono simbolicamente incatenati ad uno degli alberi che dovrebbero essere abbattuti e hanno realizzato una catena umana da quercia a quercia, come per abbracciarle, lungo il viale principale. Eloquente il cartello dagli stessi esibito: “Sono una quercia del cimitero… Vi rinfresco, vi ossigeno…voglio vivere”. All’ingresso hanno inoltre allestito un gazebo per la raccolta delle firme. «Dopo un paio di giorni di raccolta delle firme – ha affermato ieri mattina il consigliere leghista Angelo Soragni – siamo giá arrivati a quota 350».

Sono dunque 18 le querce che, secondo l’Amministrazione, vanno abbattute. «Si tratta di esemplari che, seppur nella loro crescita non perfetta – sottolineano i componenti di Marinella Colombo sindaco – non apportano danni sostanziali al viale e nemmeno alle lapidi ad esso adiacenti». In definitiva il taglio, sostengono, «non é giustificato». A detta dei componenti delle minoranze, si possono e si devono trovare soluzioni alternative.

Intanto giovedí prossimo, 9 febbraio, alle 10.30 il tema sará discusso in Commissione ambiente e protezione civile di Regione Lombardia. All’incontro parteciperanno sia esponenti della maggioranza sia dell’opposizione di Castellanza: in quell’occasione si cercherá di trovare una soluzione. Arriverà finalmente?