«L’ho vista agonizzante che chiedeva aiuto». Via Goito è sotto choc

La «gentile» Diana e il «lavoratore» Muhamed. Ma quelle urla...

«L’ho vista agonizzante a terra e chiedeva aiuto. Lui era in piedi». È la scena scioccante alla quale avrebbe assistito una donna che conosceva la coppia e che ieri pomeriggio intorno alle 16.30 sarebbe accorsa in via Goito a Busto Arsizio richiamata dalle urla di , la donna di 52 anni uccisa a coltellate dal marito .

La signora avrebbe suonato al campanello dell’abitazione nella quale viveva la coppia, genitori di tre figli già maggiorenni e tutti fuori casa, e avrebbe visto la vittima in fin di vita. Un’immagine davvero agghiacciante il cui racconto ha fatto il giro della zona, sconvolgendo vicini e conoscenti che in questi anni avevano avuto modo di conoscere ed apprezzare la coppia. L’efferato omicidio ha lasciato tutti senza parole. «Quello che si dice – racconta una vicina – è che da qualche giorno non andavano molto d’accordo. Almeno da una settimana in tanti li hanno sentiti litigare, urlare. C’era qualcosa che non andava».

La storia della vittima ancora agonizzante ha fatto il giro del vicinato: «Ho sentito indirettamente questa storia anch’io – ha raccontato la signora – davvero terribile. Quando senti certe cose accadere in televisione sembrano così lontane e impossibili. Dei fatti inimmaginabili. Poi però capitano vicino a casa tua o vicino al posto del tuo lavoro e allora resti scioccato».

La vittima dell’ennesimo femminicidio era conosciuta e apprezzata da queste parti: «Conoscevo Diana – ha sottolineato la signora, che preferisce mantenere l’anonimato – da almeno otto anni. Conoscevo meno il marito, ma lei ho avuto modo di conoscerla abbastanza e devo dire che era davvero una brava donna. Una persona molto cordiale, gentile, molto aperta e socievole. Non posso dire nulla di male. A livello familiare non so come stessero le cose anche se in tanti qui ripetono che da diversi giorni li si sentiva urlare. Lui lo conoscevo meno, ma per quello che ne so era un gran lavoratore, si vedeva di meno in giro».

In tanti hanno visto l’uomo raggiunto dai carabinieri e trasferito in caserma a Busto Arsizio prima del trasferimento definitivo in carcere. Il corpo senza vita della donna è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria che nelle prossime ore disporrà l’autopsia. Solo dopo tutti gli accertamenti di rito, verranno fissati i funerali della signora.