Linea dura di Antonelli: «Voglio Busto bella e pulita»

Interventi - Dopo la task force anti-degrado, due i nuovi ambiti su cui operare: sigarette e facciate

– «Voglio una Busto più bella e più pulita». Decoro urbano, la nuova sfida del sindaco Emanuele Antonelli. Dopo la task force contro gli imbrattamenti, ecco i nuovi ambiti su cui intervenire: basta cicche di sigaretta e facciate degli edifici più decorose.

Ieri mattina il sindaco Antonelli ha assegnato i compiti agli assessori competenti: Alessandro Chiesa che ha la delega specifica al decoro urbano, Isabella Tovaglieri che si occupa di urbanistica e che è competente sul regolamento edilizio, Max Rogora titolare della delega alla polizia locale, il corpo che dovrà far rispettare le normative relative al decoro, e Alberto Riva che si occupa di opere pubbliche e di verde. A ciascuno, Antonelli ha chiesto di verificare tutto quanto sia nel potere dell’ente

locale per rendere più efficace il contrasto a tutti quei comportamenti, pubblici e privati, che sporcano la città e rovinano il bello e il decoro degli spazi urbani. I primi passi sono già stati compiuti nei primi due mesi di amministrazione, da un lato con la riattivazione della “task force anti-degrado” che si è occupata di rimuovere gli imbrattamenti e gli adesivi abusivi dai muri dei portici del centro (ma anche dal monumento ai Caduti del Lavoro di piazza Galimberti), dall’altro promuovendo interventi di messa in sicurezza di stabili pericolanti come l’ex oratorio di Sacconago che è stato in parte demolito e ripulito. Ora ci sono altri passi da compiere. La prima battaglia, su cui Antonelli intende essere inflessibile, è quella contro le cicche di sigarette. Il sindaco intende intervenire su più fronti, lanciando una vera e propria campagna di sensibilizzazione della popolazione e mettendo i fumatori in condizioni di poter rispettare il decoro urbano. Così, negli uffici comunali, verranno individuate delle apposite aree dedicate ai fumatori, dove sarà possibile esercitare liberamente il proprio “vizio”, dotate di posacenere, per evitare di ritrovare cicche di sigarette sparse ovunque, ad esempio sui davanzali delle finestre di Palazzo Gilardoni. In città, invece, verrà potenziata la dotazione di posacenere abbinati ai cestini dei rifiuti, in modo tale da incentivare i fumatori a spegnere i mozziconi nei luoghi deputati piuttosto che in strada o sui marciapiedi. A quel punto, non ci saranno più alibi per esigere una rigorosa interpretazione del regolamento di polizia urbana, che già dispone apposite sanzioni per chi getta i mozziconi per terra. Altra battaglia, questa decisamente meno immediata anche se il sindaco ci tiene moltissimo, è quella per il decoro delle facciate degli edifici. Qui si cercheranno strade percorribili, a cavallo tra l’incentivo e l’ordinanza, per invitare i proprietari degli immobili che si affacciano sulla pubblica via a mantenere in ordine le facciate, non solo per questioni di sicurezza ma anche di decoro. Dalla centralissima via Milano al centro storico di Sacconago, gli esempi di facciate “inguardabili” non mancano, ma il sindaco vuole che si faccia il possibile per convincere anche i privati a rendere più bella la città. Tra le ipotesi, c’è anche quella di convocare un tavolo con gli ordini degli architetti, degli ingegneri e dei geometri per avere suggerimenti operativi su come incentivare il bello in città.