Una città ancora più sicura. Il controllo di vicinato fa il bis

Dopo il primo test, parte il secondo gruppo nell’are di via dell’Usignolo

Il controllo del vicinato fa il bis: dopo il primo test in via Rodari al Redentore, pronto a partire il secondo gruppo nell’agglomerato di via dell’Usignolo a Madonna Regina. «La sicurezza è un’esigenza sempre più sentita» sottolinea l’assessore alla partita .

Mercoledì sera la riunione che ha sancito l’avvio del secondo gruppo di volontari per il “controllo di vicinato”, nella zona residenziale di via dell’Usignolo. In una quindicina di giorni verranno posizionati gli appositi cartelli di segnalazione: sono 36 le famiglie che hanno dato la loro adesione per coprire via dell’Usignolo, dopo le 28 coinvolte in via Rodari, dove il servizio è attivo ormai da circa un anno, sotto la “guida” di .

«È un impegno – rivela – che mi ero preso come rappresentante di Busto Grande nel programma elettorale, come anche tanti altri. Noi ci stiamo dando da fare mentre altri chiacchierano». Sotto la supervisione dell’associazione Controllo di vicinato, l’esperimento del Redentore funziona, anche come deterrente: «In un anno non ci sono stati furti, qualche episodio e segnalazione sì – racconta il referente di via Rodari – ma abbiamo imparato, ad esempio a prendere in fretta il numero di targa quando ci sono veicoli sospetti.

È una scuola su come comportarsi in casi di “attentati” alla sicurezza». L’amministrazione confida di allargare il modello a macchia d’olio. «In sala c’era tanta gente, anche da altri quartieri, interessata a seguire le orme dei primi due gruppi del Redentore e di Madonna Regina – sottolinea l’assessore Max Rogora – abbiamo già diverse adesioni e richieste anche da Sant’Edoardo e dai Santi Apostoli, che potrebbero essere le prossime zone a partire. Questo dimostra quanto la gente inizi a sentire il bisogno di avere più sicurezza, è un’esigenza molto sentita in giro per la città». Il controllo di vicinato è un modello di cittadinanza attiva per la sicurezza che sta dimostrando di funzionare, ma anche di interessare. «È un meccanismo collaudato – spiega Lino Lunardi – la prassi è semplice: sul sito www.controllodivicinato.it si scaricano i volantini per contattare le persone interessate. Poi si compila un modulo alla Polizia locale e, quando il numero di persone iscritte è sufficiente e la copertura arriva almeno al 60% della zona interessata, si può partire. A quel punto la Polizia locale mette a disposizione i cartelli e un referente, da contattare quando ci sono movimenti o situazioni sospette, mentre in caso di urgenze ed emergenze bisogna chiamare direttamente il 112».