Il rapporto di un padre con la figlia visto attraverso gli occhi della malattia

Questa sera al teatro Openjobmetis alle 21 va in scena lo spettacolo con Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere

Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere sono padre e figlia a confronto col dolore.

Questa sera, alle 21, al teatro Openjobmetis di Varese i due attori sono protagonisti della commedia “Il Padre” – opera pluripremiata e lungamente messa in scena – che racconta con ironia, delicatezza ed intelligenza come possano mutare i rapporti con l’avanzare della malattia.

L’autore, il giovane drammaturgo francese Florian Zeller, fa emergere i passaggi di una discesa: l’accettazione dell’Alzheimer di lui, dal profilarsi dei primi sintomi al cedimento, per disgregazione, di tutti i riferimenti. E la scoperta da parte della figlia di un padre che non conosceva.

Haber interpreta Andrea, un papà che fino al momento in cui mostra i primi segni di cedimento dovuti alla malattia è stato in realtà un uomo molto attivo e volitivo. Un padre, insomma, un uomo che vive e si gestisce da solo, un punto di riferimento per chi gli sta attorno, compresa la figlia Anna. A vestire i suoi panni è la della Rovere che assiste al declino paterno con quello sconforto misto a cura e determinazione che solo un figlio può avere di fronte alla perdita di autonomia di un genitore.

Il loro è un legame forte, ma pur cercando il benessere paterno, la figlia finisce con lo scontrarsi con la crisi d’indipendenza dell’uomo. Anna è costretta a dover prendere decisioni al suo posto e contro la sua volontà. Tutto a poco a poco va scomparendo: i punti di riferimento, i ricordi, la felicità della famiglia.

Il regista Piero Maccarinelli, con sapienza e maestria, ha condotto gli interpreti in un percorso dolorosamente poetico che permette di sentire empatia nei confronti delle contraddizioni in cui il protagonista incappa, perdendo le sue facoltà e non riuscendo più a distinguere il reale dall’immaginario.