Pesia e teatro s’incontrano e si accompagnano in un percorso

La poetessa Sara Pennacchio presenta l’opera di Fabio Scotto, e la capacità dei versi di diventare un vero spettacolo

Il blu delle ciglia… potrebbe essere il titolo di una canzone, di un racconto, di un film… di un quadro o di una fotografia. Invece è il titolo di una poesia, di una visione, di un sogno tinto di un colore intenso:

“Il blu… il blu di un ombretto di una donna incontrata per caso… ad un’ora per caso… ad una riunione per caso. Gli occhi di un uomo si soffermano su un desiderio che è fatto di un solo colore: il blu pastoso di un ombretto opaco… due dita di trucco pesante… una gonna beige a pieghe, una giacca… una parlantina convinta. Non ci conosciamo, ma è subito intesa e attrazione intensa…”. “So che non posso… però

ti porterei dove le dita incontrano la foresta delle alghe e il ventre s’inarca nudo di sterpi e di gioia. Sentirti piovere come luce battente sui denti… i venti tutti su te… calda Siberia sul pube…”. La poesia è di Fabio Scotto, poeta varesino di adozione ma genovese di nascita. Ha pubblicato diverse raccolte poetiche, tra le quali “L’intoccabile” (Passigli, 2004), “Bocca segreta (Passigli, 2008), “La Grecia è morta e altre poesie” (Passigli, 2013) e le prose di “A riva” (Nuova Editrice Magenta, 2009), e tradotto opere di Hugo, Vigny, Villiers de l’Isle, Adam, Bernard Noël, Yves Bonnefoy, di cui ha tra l’altro curato per Mondadori il Meridiano “L’opera poetica” (2010). È appena uscito l’ultima sua raccolta “In amore” (Passigli Editore).

Questa poesia è divenuta un testo che ha amato la rappresentazione teatrale, sin da subito, in due differenti occasioni: per il video magistralmente diretto dal filmaker Renzo Carnio, appunto intitolato “Il Blu delle ciglia”, presentato in Sala Montanari il 7 novembre 2014 per l’uscita della raccolta “La Grecia è morta”, con la partecipazioni di poeti varesini. La poesia è un fiore nudo…il teatro è un modo per vestirla di immagini fatte con il corpo, con le espressioni, con a volte un semplice gesto che racchiude tutto il significato della parola “Verità”. Questo per me è la vera Natura del rapporto Poesia e Teatro, due compagne che si prendono per mano e che si accompagnano in un percorso che incanta ed emoziona.