Torna di nuovo in scena il “Vangelo” di Pasolini

Lo studio di Roberto Caielli in via Carrobbio ospita fino al 7 ottobre le opere di Giovanna Gammarota

Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, le sue atmosfere, i suoi luoghi. Le sfumature di un film girato più di cinquant’anni fa ed entrato nella storia del nostro Paese, nel suo patrimonio e nella sua ricchezza. Tutto questo nella mostra “Sopralluoghi in Lucania” della fotografa milanese Giovanna Gammarota, ospitata nello studio fotografico di Roberto Caielli in via Carrobbio (aperta fino al 7 ottobre dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18, sabato e domenica su appuntamento al 338/7606555).

Scatti e impressioni, che ripercorrono i luoghi in cui il regista girò il suo capolavoro nel 1964. «Questo – racconta – è un lavoro che nasce dall’amore per un film che avevo visto da giovane e che aveva lasciato un segno. Ho voluto andare in quei luoghi, un percorso personale iniziato dopo aver rivisto al cinema il film in occasione del trentennale della morte di Pasolini. Il regista, in questo film, ha utilizzato il paesaggio e i luoghi come se fossero dei personaggi,

li ha fatti entrare a fare parte della sceneggiatura: questa cosa mi ha colpito tantissimo. Ho sentito il desiderio di andare in Basilicata per vedere se quest’atmosfera fosse ancora presente: e c’era, c’era eccome. Era rimasta, anche tanti anni dopo: guardando questi posti, queste foto, si rivede tutto quel che il maestro aveva visto, aveva messo nel suo capolavoro. Luoghi suggestivi, che mi hanno riportato alla mia infanzia: io sono di Milano ma ho origini pugliesi, e ricordo che da bambina vivevo circondata da luoghi tanto simili a quelli poi rivisti nel film di Pasolini. E immortalati in queste foto, che tanto richiamano le atmosfere delle mia amate Murge».

Perché questa mostra qui a Varese, perché nello studio di Roberto Caielli. «Ho conosciuto Roberto quasi per caso, per caso ho avuto modo di visitare il suo studio di Varese: un luogo meraviglioso, splendido, inaspettato nel centro di una grande città. Appena sono entrata qui, ho capito che questo era il luogo perfetto per esporre le foto su Pasolini: i colori di questo studio, i suoi muri, i suoi affreschi: sono il luogo perfetto per ospitare le immagini del mio viaggio. E devo dire che ci avevo visto giusto: le installazioni, qui dentro, si completano alla perfezione con quello che sta attorno».

“Sopralluoghi in Lucania” è, anche, la storia di un’amicizia: quella che lega Giovanna Gammarota a Enrique Irazoqui, l’attore spagnolo che nel film di Pasolini impersonò Gesù Cristo. «Enrique è un amico: avremmo voluto averlo qui per questa inaugurazione, ma lui vive in Spagna e si muove poco. Però ci ha dato la sua “benedizione”. Proprio così: ha detto “Io sono il Signore, e do la benedizione a questa mostra”. Quindi, in un certo senso, è un po’ come se fosse presente».