Graffiti sui muri: il comune di Gallarate prova una nuova tecnica per rimuoverli

Cassani: «Serve però anche la collaborazione di tutti i cittadini»

– La lotta contro le scritte sui muri che imbrattano è ufficialmente aperta. Nella mattinata di ieri è stato effettuato un primo esperimento, con tecniche all’avanguardia, sul muro di via Don Minzoni deturpato qualche mese fa.

«Siamo in sintonia con i tanti cittadini che ci chiedono di ripulire i muri del centro storico. Ed io con la qualità di delegata al commercio, mi trovo doppiamente d’accordo – afferma l’assessore alle attività economiche Claudia Maria Mazzetti – una zona pedonale pulita e splendente non può che vogliate a frequentarla con evidenti vantaggi per i negozianti».

Un intervento che, purtroppo, deve fare i conti con i costi elevanti e i limitati fondi a disposizione «l’amministrazione comunale farà la sua parte – precisa l’esponente della giunta Cassani – ma chiediamo ai privati ed ai proprietari degli immobili di darci una mano». Insomma, per avere una città pulita serve il contributo (economico) anche dei cittadini. Il risultato finale di come è possibile eliminare le scritte dei writers è stata data lunedì dagli addetti di una delle aziende che al momento sono al vaglio degli uffici.

Armati di lancia e spazzolone, hanno dimostrato la forza del mix bicarbonato ed acqua “sparato” contro il muro. Una soluzione più risolutiva è offerta dal “vetro liquido” una sostanza che, applicata su una parete, la rende impermeabile senza alterarne il colore e senza intaccarla. Infatti, le vernici di qualità inferiore non lasceranno alcun segno mentre quelle più resistenti potranno essere eliminate con un semplice passata di acqua e sapone.

«Non ci interessa spendere soldi per interventi spot – sottolinea l’assessore Mazzetti – vogliamo che i muri del centro cittadino restino puliti nel tempo». Proprio per questo, tra i criteri di scelta utilizzati per individuare l’azienda che si occuperà dell’esecutivo e dei lavori, non vi sarà solo l’aspetto economico. «Vogliamo che le zone ripristinate restino intonse per anni – dichiara il sindaco Andrea Cassani – vogliamo evitare, come è accaduto in passato, di fare un “regalo” agli incivili armati di bomboletta, in cerca di pareti e colonne ripulite da imbrattare con scritte e scarabocchi».

Un intervento di pulizia costerà svariate decine di migliaia di euro «sarà molto difficile poterci permettere anche la copertura con il “vetro liquido”» prosegue l’assessore Mazzetti. Ecco perchè diventa necessaria è fondamentale un contributo economico dei proprietari degli immobili ricoperti da murales per poter pianificare un intervento completo e duraturo. «Avere case e palazzi non più deturpati sarebbe un bellissimo biglietto da visita per la nostra città, per il nostro commercio e per chi ci abita».