Quattordici angeli dal Parco all’inferno

La delegazione del Corpo Volontari ha già raggiunto Teramo e L’Aquila con mezzi spazzaneve

Il Parco del Ticino non resta a guardare. Con le popolazioni del Centro Italia di nuovo in ginocchio e la situazione resa ancora più difficoltosa a causa della neve, il Corpo Volontari del Parco del Ticino ha scelto di essere, ancora una volta, a disposizione di chi ha bisogno e in prima linea. E così non ha esitato un attimo a mettere a disposizione uomini e mezzi per rispondere a questa nuova grande emergenza. Con diversi volontari dei Comuni della provincia di Varese che, nel giro di quattro ore, hanno fatto i bagagli e si sono messi in moto senza battere ciglio verso le zone più colpite dalla nuova emergenza costituita dalla terribile accoppiata del sisma e delle condizioni meteo.

Su richiesta di Regione Lombardia, una delegazione di quattordici volontari del Parco del Ticino è partita a metà della settimana per portare aiuto alle popolazioni del Centro Italia.
Più precisamente, informano dallo stesso quartier generale del Parco, a Magenta: due volontari hanno garantito il trasporto di una grossa fresa da neve messa a disposizione da Sea, il gestore aeroportuale di Malpensa e Linate, con destinazione il Comune di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo,

consegnata dopo un viaggio di circa 12 ore. Altri dodici volontari, appartenenti invece ai distaccamenti di Arsago Seprio, Gallarate, Golasecca, Magenta, Pavia, Sesto Calende, Turbigo, sono invece partiti per l’Aquila muniti di mezzi spalaneve (Bobcat, terna), pale e badili. La loro missione sarà dunque quella di rendere la vita un po’ più facile innanzitutto alle persone che già vivono in condizioni di disagio ma anche quello di andare in supporto ai soccorritori già presenti in loco.
Del contingente con 18 persone inviato nel primo pomeriggio di mercoledì da Regione Lombardia, ben quattordici appartengono proprio al Corpo dei Volontari del Parco del Ticino.

«Ancora una volta il nostro Ente ha saputo rispondere con immediatezza alla richiesta di Regione assicurando uomini e mezzi pronti alla partenza nel giro di quattro ore dalla richiesta», commenta con soddisfazione il presidente del Parco del Ticino .
Ed è stata davvero e senza ogni dubbio una pronta risposta da parte di questi volontari che non si tirano mai indietro e sono disposti a farsi in quattro per arrivare dove c’è bisogno di soccorso e di lavoro, molto spesso pesante anche da un punto di vista psicologico. «Siamo orgogliosi dei nostri volontari e del prezioso contributo che riescono sempre a garantire in queste drammatiche situazioni sia in termini lavorativi sia umanitari – aggiunge il presidente Beltrami – A dimostrazione che il loro impegno non è solo limitato alla tutela del Parco ma dell’intero territorio nazionale; impegno che, negli ultimi decenni, è stato impiegato più volte nella Penisola». «Questo grazie anche ai 300 volontari – conclude il presidente del Parco – che rendono la nostra Protezione Civile il gruppo più numeroso e il più efficiente della Lombardia».
Salvaguardia delle zone naturali del Parco del Ticino, dunque, ma non solo. I volontari dei diversi distaccamenti non si fermano ai propri confini territoriali, ma hanno uno sguardo e un raggio d’azione illimitati che li rende sempre più importanti e professionali. Pronti a spendersi nelle situazioni in cui ci può essere bisogno di loro, forti di competenze e capacità che li rendono davvero una risorsa preziosa per chiunque abbia la fortuna di incontrarli sulla propria strada. Specialmente e soprattutto in una situazione di reale e straordinaria emergenza come quella del Centro Italia.