Tentata truffa immobiliare a Somma. Arrestati i “soliti sospetti”

Provano a estorcere 10mila euro con la vendita di una casa all’asta

Sono finiti in carcere perché avrebbero minacciato nel Novarese una persona, acquirente di una casa all’asta, intimandogli il pagamento di 10.000 euro. Soldi che dovevano essere versati nelle tasche del vecchio proprietario dell’immobile, ma i carabinieri sono intervenuti per tempo arrestando i protagonisti della presunta estorsione.

Si tratta di due soggetti, residenti a Somma Lombardo e a Ferno, entrambi già noti alle forze dell’ordine. L’operazione è stata effettuata dai carabinieri, su disposizione della Procura di Novara. L’autorità giudiziaria nelle ultime ore ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che è stata eseguita a Ferno e a Somma Lombardo dai militari del Piemonte, in sinergia con i colleghi delle Compagnie di Busto Arsizio e di Gallarate. I due presunti estorsori dovranno rispondere di tentata estorsione considerando che alla fine il reato non si è concretizzato solo perchè gli investigatori sono intervenuti con tempestività.

Stando a una sommaria ricostruzione dei fatti, pare che la faccenda risalga a pochi giorni fa. Una faccenda davvero molto antipatica.

La vittima è un uomo di 54 anni di Borgo Ticino, in provincia di Novara. Il contesto nel quale la storia si è sviluppata sarebbe quello delle aste giudiziarie. Il 54enne avrebbe acquistato l’immobile attraverso l’asta in tribunale a Novara. Un acquisto alla luce del sole, ma evidentemente l’operazione non è andata giù ai due presunti estorsori del Gallaratese che avrebbero iniziato una minacciare l’acquirente. Con il trascorrere dei giorni la situazione si sarebbe fatta ancora più pesante, tanto che a un certo punto l’uomo si sarebbe rivolto ai carabinieri.

Le minacce si sarebbero fatte ancora più insistenti. I due soggetti avrebbero più volte minacciato il 54enne: lo avrebbero obbligato a pagare una somma di 10.000 euro in contanti al vecchio proprietario della casa finita all’asta. Una situazione altamente esplosiva che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più pesanti. Gli investigatori, dopo aver ricostruito con esattezza come si sarebbero svolti i fatti, hanno eseguito l’ordinanza spiccata dal giudice su disposizione della Procura, arrestando i due uomini.

Soggetti, che nelle ore successive sono stati trasferiti in carcere a Busto Arsizio. Sono diversi tuttavia gli aspetti dell’intera faccenda che dovranno essere chiariti con precisione.