La pelle è la nostra difesa. Aiutiamola a stare bene

Medicina - Escoriazioni, scottature, eritemi, tagli o irritazioni riducono le barriere protettive dell’organismo

La pelle svolge un ruolo primario di protezione del nostro organismo sia verso l’interno, poiché impedisce la perdita di fluidi corporei e proteine essenziali per la vita, sia verso l’esterno, in quanto contrasta la penetrazione dei microorganismi come i batteri e funghi o di sostanze chimiche e radiazioni solari.

È quindi esposta quotidianamente a rischi di lesioni quali escoriazioni, graffi, scottature, eritemi, ferite o tagli superficiali, irritazioni da agenti chimici o fisici quali freddo e vento o vesciche superficiali. Anche gli arrossamenti da pannolino e le ragadi al seno costituiscono lesioni comuni quanto dolorose.
Ferite superficiali, certo, ma che non possono essere trascurate: quando l’epidermide viene danneggiata, si perdono oltre 50 strati di cellule e viene meno la barriera cutanea a difesa dell’organismo. La pelle dispone di un vero e proprio sistema di ricostruzione che le permette di limitare l’estensione

del danno, arrestare lo sviluppo di eventuali infezioni e sostituire il tessuto distrutto.
Il processo di riparazione prende avvio spontaneamente e immediatamente dopo la lesione. Mentre i leucociti (globuli bianchi) distruggono i microbi, alcune cellule (le endoteliali) ricostruiscono la rete dei capillari e altre cellule (fibroblasti) producono gli elementi che formano l’impalcatura del derma, la cosiddetta sostanza fondamentale, formata soprattutto da acido ialuronico, fibre elastiche e collagene. Il ciclo si completa con la ricostruzione degli strati di epidermide compromessi e i lembi della pelle si ricongiungono completamente.
Grazie all’acido ialuronico, che stimola la riparazione della pelle, è possibile accelerarne la guarigione: se una ferita normalmente impiega giorni a rimarginarsi – soprattutto passati i 25 anni, quando il ricambio cellulare comincia a rallentare – con l’acido ialuronico questo tempo si riduce di molto, con migliori esiti cicatriziali.
Come funziona? L’acido ialuronico, oltre ad essere un componente naturale della pelle, accelera la riparazione della barriera cutanea perché è una molecola che lega a sé tantissima acqua e favorisce, idratando gli strati superficiali della ferita, la proliferazione e il movimento delle cellule coinvolte nei processi di riparazione dell’epidermide, accelerando quindi la guarigione delle ferite.
Quanto prima le funzioni protettive della pelle vengono ripristinate, tanto più si allontanano i rischi di infezione.

È però importante distinguere le lesioni acute, quindi graffi, piccole ferite e ustioni di primo grado, da quelle croniche, come le ulcere vascolari, quelle da pressione e il piede diabetico, che solo in Italia affliggono circa due milioni di persone.
Queste lesioni, infatti, necessitano di tempi molto più lunghi per raggiungere la definitiva guarigione: si parla di settimane, addirittura mesi. Anche in questo caso l’acido ialuronico assolve alla sua funzione rigenerativa, riducendo i tempi di guarigione a beneficio del paziente e della sua qualità della vita.
L’acido ialuronico è una molecola affascinante perché, oltre ad essere presente naturalmente in diversi distretti corporei, può essere lavorata a livello chimico e strutturale per dare vita a prodotti farmacologici efficaci e di qualità, in grado di enfatizzarne le proprietà riparative, rigenerative e idratanti.
Ed è proprio grazie alla moderna ricerca scientifica in questo campo, in cui Fidia Farmaceutici è pioniera, che oggi è possibile contare su diversi prodotti in grado di rispondere al bisogno di salute e benessere della persona nella sua totalità.