“Angeli e Demoni”, la vicenda non è conclusa. Potrebbe aprirsi un terzo troncone d’inchiesta

Sotto esame almeno venti cartelle di persone decedute all’ospedale di Saronno tra il 2007 e il 2010 durante il turno di Cazzaniga

– Potrebbe aprirsi molto presto un terzo troncone d’inchiesta: sono, infatti, una ventina le cartelle cliniche finite sotto l’occhio della Procura di Busto Arsizio, oggetto di indagine da parte dei consulenti tecnici che le stanno esaminando.

Un lavoro che potrebbe già concludersi entro la fine del mese di gennaio. L’inchiesta di cui si parla è “Angeli e Demoni”, sulle morti sospette in corsia all’ospedale di Saronno per le quali è accusato, per omicidio volontario, il vice primario del pronto soccorso,. Nella stessa inchiesta, solo per le morti in ambito familiare, è accusata di omicidio volontario in concorso, insieme all’amante Leonardo Cazzaniga, l’infermiera di Lomazzo,
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La novità, emersa nella prima udienza preliminare del secondo troncone d’inchiesta, è che molto presto potrebbe aprirsi addirittura un terzo fronte visto il numero importante di cartelle cliniche ancora sotto esame. Al momento non ci sono ulteriori morti sospette, ma se dovessero emergere ulteriori anomalie, anche il terzo troncone diventerebbe una realtà certa. Sotto esame sono finite in particolare almeno venti cartelle di clienti deceduti tra il 2007 e il 2010, durante il turno in pronto soccorso di Cazzaniga.

Solo l’esame dei consulenti tecnici potrà fare emergere eventualmente un anomalo dosaggio di farmaci tale da renderne sospetto il decesso, ma al momento questo dato resta top secret. Ieri mattina, intanto, è iniziato il processo in udienza preliminare del secondo troncone d’inchiesta. In questa parte, restano sotto accusa solo Leonardo Cazzaniga e l’amante, Laura Taroni, a differenza del primo procedimento nel quale invece a vario titolo sono coinvolti per omessa denuncia e favoreggiamento anche una dozzina tra medici e figure apicali dell’ospedale. Cazzaniga da solo deve rispondere del decesso di 5 pazienti. Insieme alla Taroni è accusato anche della morte sospetta del suocero di lei e della madre di lei, .

«Le persone offese – ha spiegato il Procuratore Capo di Busto Arsizio, – si sono costituite parte civile.

La costituzione di parte civile è stata ammessa per tutte le persone offese anche per l’ospedale, con l’esclusione, per una questione tecnica, del danno all’immagine. Le parti civili diverse dall’ospedale hanno depositato la richiesta di citazione dello stesso ospedale come responsabile civile».

«Il giudice – ha aggiunto – ha fatto un decreto con cui cita l’ospedale come responsabile civile e ha rinviato al 19 per consentire che venisse notificata la citazione all’ospedale come responsabile civile. Martedì 19 si ultimeranno, sul secondo troncone, tutte le valutazioni sulla costituzione delle parti, dopodichè il giudice valuterà sia sulla riunione dei due procedimenti, sia sull’ammissione della richiesta della Procura dell’incidente probatorio dell’audizione di Laura Taroni in relazione ad alcune circostanze in incidente probatorio in udienza preliminare».