Rapinano una farmacia. E a casa trovano i carabinieri

Sessantenne saronnese in manette con un complice: li tenevano d’occhio da giorni

Pistola in pugno è entrato all’interno della farmacia Arrivabene di Manera in via Roma ed è scappato con un bottino di circa 300 euro in contanti. Poi è fuggito con un complice, ma la coppia di rapinatori non ha fatto molta strada. Si sono nascosti nella casa di uno dei due a Cermenate, ma lì ad attenderli c’erano i carabinieri che li hanno arrestati. In carcere con l’accusa di rapina è finito un uomo di 60 anni di Saronno, R. F. Insieme a lui anche F. P. 31 anni di Cermenate. I due sono sospettati anche di una rapina messa a segno nei giorni scorsi a Solaro, tanto che erano monitorati dai carabinieri di Desio che insieme ai colleghi di Cantù li hanno beccati a Cermenate.

Quella di ieri è stata, comunque, una mattinata da incubo per la farmacista che a un certo punto si è ritrovata faccia a faccia con un bandito armato di pistola. Una decina di minuti ad alta tensione che fortunatamente non hanno prodotto effetti sull’incolumità delle persone coinvolte. Era presente solo la farmacista titolare dell’esercizio.

Quella che doveva essere una tranquilla giornata di lavoro si è trasformata, in pochi attimi, in un vero e proprio incubo. Stando alle prime ricostruzioni, pare che l’uomo avesse agito con il volto coperto da un cappellino e da una sciarpa o qualcosa del genere. «Il tutto – ha raccontato la farmacista – è durato una decina di minuti. Di questa persona si vedevano solo gli occhi. Per il resto aveva il volto coperto».

Sotto la minaccia dell’arma (forse si trattava di una pistola giocattolo) sempre ben presente, il bandito si è fatto consegnare i contanti presenti in cassa. Dopo aver arraffato i soldi è scappato a piedi, facendo perdere apparentemente, almeno per il momento, le proprie tracce. Della faccenda si sono inizialmente occupati i carabinieri della stazione di Lomazzo. I militari hanno raccolto la versione fornita dalla farmacista vittima della rapina, in modo da definire anche un minimo di identikit.

«Non è la prima volta purtroppo che la nostra farmacia subisce una rapina – ha sottolineato la farmacista di Manera – ma di fronte a questi episodi non ci si abitua mai. È durata una decina di minuti».

Già nel mese di maggio del 2015 la farmacia di Manera aveva subito una rapina molto simile a quella di ieri. Anche in quella circostanza un bandito solitario, infatti, assaltò il negozio pistola in pugno. Anche in quell’occasione il bandito approfittò del fatto che all’interno della farmacia fosse presente solo la titolare, anche se agì intorno all’orario di chiusura e non in coincidenza con quello di apertura. Fuggì con un bottino di circa 1.500 euro.