Varese ha ritrovato la Jena in cassaforte

VARESE È stata trovata una «Jena in cassaforte». Sembra incredibile, ma ha già ricevuto risposta il singolare appello che l’associazione «Lucera è bella» aveva lanciato solo 10 giorni fa dalle pagine del nostro giornale. Ricordiamo che l’associazione stava tentando di rintracciare il film del 1967 dal titolo «Hybrid una jena in cassaforte».
Un film giallo del regista Cesare Canevari, la cui particolarità è quella di essere interamente girato a Villa Toepliz, allora Villa Mocchetti. A Varese,

però, nessuno si era fatto avanti. Allora l’appello è stato lanciato sul web. E un appassionato di cinema di Brescia ha spedito a Ninì della Misericordia, presidente dell’associazione «Lucera è bella», il film trasferito su dischetto. Purtroppo alcune scene portano i segni del tempo, ma si può risalire a quello che era la villa negli anni ‘60. Desta curiosità il set inquadrato dalle riprese aeree: la piscina poco distante dall’ingresso era stata coperta da una struttura. Per girare il film la villa fu affittata per circa tre mesi dalla Fering srl, la società di produzione cinematografica di cui Ninì della Misericordia era amministratore unico. La distribuzione fu della Titanus che, per attirare l’attenzione del pubblico, usò uno stratagemma: sulla locandina mise a caratteri cubitali il nome dell’attore Nabokov.
Non si trattava però di Vladimir, autore del romanzo Lolita, ma del più sconosciuto figlio Dimitri. Nel cast c’erano anche Maria Luisa Geisberger, Ben Salvador e la formosa Cristina Gaioni. La trama è originale: sei malviventi si danno appuntamento nella villa per dividersi il bottino di un colpo realizzato un anno prima: una cassaforte piena di diamanti. L’improvvisa scomparsa di una delle chiavi necessarie per aprirla induce i sei banditi a prolungare oltre il previsto la loro permanenza nella villa… Il finale verrà svelato a Varese non appena sarà proiettato il film.
Adriana Morlacchi

s.bartolini

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