«Adottiamo una piazza addobbandola per Natale»

Paolo Ambrosetti, titolare dell’omonima valigeria, ai commercianti: «Agiamo per il bene della città»

Lo sciopero delle luminarie divide i commercianti, ma vince la voglia di fare, per regalare ai varesini un’atmosfera natalizia degna delle altre grandi città.
Paolo Ambrosetti, titolare dell’omonima valigeria, chiama i colleghi all’azione per adottare una piazza e addobbarla per Natale.

Lo sfogo che nei giorni scorsi hanno avuto alcuni commercianti davanti all’ennesimo obolo da pagare (110 euro per l’installazione delle luminarie natalizie) a fronte del silenzio da parte dell’amministrazione riguardo ad alcune loro richieste (parcheggi), è servito per risvegliare la voglia di fare dei negozianti. Da soli però. Nel senso che l’idea è di muoversi senza aspettare che le istituzioni o le associazioni di categoria prendano l’iniziativa.

L’appello al fare arriva da Paolo Ambrosetti che pur essendo componente del gruppo Giovani Imprenditori di Ascom, questa volta parla in prima persona, come commerciante.
«Vedo che nelle altre città i commercianti fanno un sacco di iniziative, hanno molte idee e capacità di metterle in pratica, a Varese non si riesce e ci si lamenta e basta – dice – Penso alle iniziative del Natale che a Busto e Como sono già state presentate e hanno annunciato un’illuminazione del centro che farà restare i cittadini a bocca aperta. Qui invece anche mettere le luminarie rappresenta un problema».

Ambrosetti porta anche la sua personale esperienza. «Per il Natale di quest’anno avevo pensato a un evento partecipato che potesse creare un po’ di atmosfera natalizia e richiamare i varesini in centro città. Mi sono offerto di addobbare a mie spese l’albero di piazza Monte Grappa e di organizzare una bella cerimonia di accensione delle luci coinvolgendo anche i bambini delle scuole e dando la possibilità di lasciare ai piedi dell’abete la loro lettera a Babbo Natale».
Un evento che risvegliasse un po’ lo spirito natalizio e magari desse il via ad una tradizione. «Siamo a novembre e sto ancora aspettando che qualcuno, tra le associazioni di categoria e il distretto del commercio, mi dica cosa fare».

Questo è un esempio per far capire come ai commercianti, anche a quelli più volenterosi, manchi in realtà un interlocutore che abbia voglia di fare davvero qualcosa per risollevare le sorti del commercio cittadino. «La mia proposta di addobbare l’albero è ancora valida e se qualcuno vuole unirsi ben venga. Anzi, rilancio con un’altra proposta ai colleghi che sono stufi di aspettare e vogliono darsi da fare: di adottare noi, tutti i commercianti insieme, una piazza cittadina o un angolo della città e abbellirlo con addobbi e iniziative per il periodo dell’Avvento». Un’iniziativa che parta dai commercianti stessi, organizzandosi tra di loro. «Sono sicuro che tra i commercianti ci sia voglia di fare e sono stupito che chi dovrebbe tirare le fila non se ne renda conto e non faccia niente».

Il riferimento è anche al Distretto del Commercio, che in altre città è un vero punto di riferimento per i negozianti e non solo nell’organizzazione delle iniziative. «Vorrei che le cose si facessero bene e per il bene della città – conclude Ambrosetti – e se dobbiamo arrangiarci da soli ben venga, ma facciamolo».
Diverso il discorso che riguarda l’amministrazione comunale e la questione della mancanza di parcheggi. Il multipiano di via Sempione è finalmente in fase di realizzazione, ma occorrerà attendere almeno due anni per vederlo compiuto e quello in via Bernardino Luini, che servirebbe la nuova area pedonale di via Donizetti, per ora è chiuso.