Cervo ferito per strada «Nessuno voleva salvarlo»

La denuncia - La disavventura di una nostra lettrice in via Peschiera: «Veterinario senza attrezzatura, perché?»

– «Perché non è stata chiamata una delle tante associazioni che si occupano del recupero della fauna selvatica?». È la domanda che , una nostra lettrice, si pone inviandoci una lettera firmata che racconta, con dolore, quanto accaduto nella serata di venerdì in via Peschiera: un cervo ferito sulla strada «e nessuno degli intervenuti è stato in grado di aiutarlo». L’animale, secondo quanto racconta la lettrice, si sarebbe ferito alle zampe posteriori forse «cadendo dal vicino bosco sulla strada. Le zampe posteriori erano paralizzate e il cervo perdeva sangue dalla bocca ma era vivo» racconta.

Nelle sue parole c’è tutto il dolore dell’impotenza. Sul posto arrivano gli agenti della polizia locale che hanno iniziato a regolare la viabilità per evitare incidenti o ingorghi, nel frattempo viene chiamato un veterinario. Il cervo è visibilmente sofferente «ma è vivo, vuole scappare, ma non ce la fa – scrive la lettrice – La polizia locale si mette a smistare il traffico, il veterinario arriva dopo mezz’ora. È senza attrezzatura, ha paura di avvicinare l’animale

che ormai ha rinunciato a muoversi; si guarda soltanto attorno terrorizzato, non dà segni di aggressività. Ma è vivo». Il racconto della lettrice è straziante: «Il veterinario non sa cosa fare – scrive – rimane inebetito a guardare poi telefona per cercare qualcuno che venga a finire la bestia. Neanche prende in considerazione di tentare di salvarlo. Nel frattempo un bracconiere si è appostato come uno sciacallo aspettando di caricarselo in macchina» continua la lettrice. «Chiedo se sia possibile tentare di salvare la vita all’animale, ma nessuno sembra interessato, senza neanche guardarlo stanno cercando un altro veterinario che venga a fargli l’iniezione – continua – Il mio compagno mi porta via prima che si compia l’esecuzione della povera creatura. Stamattina (ieri per chi legge) sul posto si vedeva solo una chiazza di sangue a ricordo di quanto accaduto».Dei Poli pone quindi una serie di interrogativi estremamente interessanti. E in particolare si concentra sul perché il veterinario intervenuto «era sprovvisto dell’attrezzatura?» o perché «la guardia forestale non ha risposto al telefono?» e ancora, da ultimo, «perché non è stata chiamata una delle associazioni che si occupa del recupero di fauna selvatica ferita?».

«Ormai la maggior parte della popolazione ha a cuore il benessere degli animali domestici o selvatici che siano – conclude De Poli – Non è ammissibile un comportamento del genere. Vi prego di diffondere questa storia e mi auguro che qualcuno abbia delle risposte da darci». Resta inoltre da chiarire cosa sia davvero accaduto al cervo e cioè se si è ferito saltando sulla strada, oppure se un mezzo l’abbia urtato, ferendolo. Il problema della presenza di cervi su aree urbane ex extraurbane è diffuso. In due settimane sono stati tre gli avvistamenti di cervi in attraversamento davanti agli occhi degli automobilisti. In via Peschiera l’animale è stato molto meno fortunato.