Come combattere le cimici

Una lista di indicazioni utili per affrontare la lotta al nemico numero uno di questo autunno varesino

Le cimici hanno invaso la provincia di Varese e hanno reso un incubo stendere la biancheria e far cambiare aria agli interni. Con i primi freddi la situazione sembrerebbe essere migliorata, ma attenzione a farsi illusioni: le più furbe possono sopravvivere.

Le cimici sono infestanti ambientali, non hanno cioè un nido su cui sia possibile intervenire e si nutrono di vegetali. Con l’arrivo dei primi freddi cercano dei luoghi protetti per poter sopravvivere e svernare. È per questa ragione che nelle ultime settimane le abbiamo trovate ovunque. I vetri più esposti al sole o la biancheria stesa ad asciugare, e poi tutte quelle fessure che possano fornire loro protezione, come le giunture delle finestre o gli interstizi delle tapparelle sono i luoghi privilegiati da questi molesti insetti. Abitualmente con il mese di novembre la situazione tende a normalizzarsi, perché il freddo e le basse temperature portano alla morte della maggior parte degli individui e l’ibernazione dei sopravvissuti. Attenzione per, perché con gli autunni e inverni miti di questi ultimi anni le cimici riescono talvolta a sopravvivere fino alla successiva primavera.

Le cimici hanno una lunghezza media di circa 1,5 cm, sono in grado di volare e per difendersi emettono un odore maleodorante. La loro aspettativa di vita è di alcuni mesi, le uova deposte in primavera impiegano dai 5 ai 21 giorni per schiudersi e sono necessari sino a 50 giorni per raggiungere la forma adulta.
Arrivate in Italia negli ultimi decenni, si sono diffuse in particolare nel nordovest del paese, dove sono presenti nella variante morata-marrone, originaria della Cina e nelle due varianti verdi, una di provenienza etiope e una autoctona.

Aree esterne
Trattandosi di un infestante ambientale ogni intervento all’aperto può risultare efficace solo se esteso su superfici molto ampie, altrimenti ogni soluzione sarà di breve durata e le cimici si insedieranno di nuovo, piuttosto rapidamente.
I predatori naturali di questi insetti sono imenotteri (vespe) ed uccelli insettivori (ad esempio le cince), che però potranno essere d’aiuto soprattutto in chiave preventiva, data la loro stagionalità. Se si vogliono combattere le cimici si può ricorrere a rimedi naturali, come l’aglio (sotto forma di decotto). In alternativa allo sgradevole odore di quello che è l’antiparassitario naturale per eccellenza si possono acquistare presidi medico chirurgici abbattenti (per lo più piretroidi). In ogni caso, a fronte della facile eliminazione degli insetti in sede locale, non si tratta di strumenti efficaci per impedire una rapida re-infestazione.

Aree interne
La miglior strategia possibile resta quella di impedire l’ingresso degli insetti e di rendere impraticabili le vie d’accesso (infissi e quant’altro) attraverso l’installazione di zanzariere (anche sui panni stesi) e stando attenti ad non aprire le finestre nelle ore più calde del giorno. Lampade con neon UV ad aspirazione possono aiutare nella “cattura”, ed è bene sapere che, oltre al “magico” aglio, anche le piante carnivore possono offrire un utile contributo alla lotta.