«Difenderemo i boschi varesini»

La dura presa di posizione di Zanzi. Che si impegna ad intervenire per tutelare le aree verdi

«Là dove c’era uno splendido bosco,una splendida ombreggiata passeggiata per trekking, runners e svago. Ora c’è desolazione,deserto e morte. Questa non è coltura del bosco, è solo depauperare e rovinare».

Durissima invettiva del vicesindaco e assessore alla Sicurezza di Varese Daniele Zanzi che sul suo profilo Facebook denuncia lo scempio del verde alla Rasa di Varese. «Via Salve Regina – località Oronco-Rasa – scrive Zanzi – nella parte boschiva, tra l’altro parte del sentiero 3V varesina, (sentiero trekking battutissimo d ben segnalato), ecco i risultati dello “sfruttamento” a fini meramente economici e di profitto del bosco». Le parole di Zanzi sono a commento di un’immagine che mostra il disboscamento dell’area.

«Tutte le conifere rimosse, latifoglie danneggiate o rimosse senza criterio,nessun segno di gestione delle risorse ambientali, mezzi pesantissimi nel bosco per asportare in fretta il legname economicamente interessante, ramaglie invece abbandonate alla rinfusa e non cippate o asportate, sentieri boschivi rovinati e resi inagibili per sempre», scrive il vicesindaco che annuncia per il futuro molto prossimo uno scenario decisamente poco edificante: «Tra poco qui sarà il regno dei roveti e dell’incuria, le piante rimaste moriranno perchè il terreno è stato costipato senza alcuna precauzione.e chi cerca pace e riposo dovrà andare da un’altra parte. Il bosco non è solo una risorsa economica,ma soprattutto un valore ambientale»,

Zanzi parla con cognizione di causa essendo agronomo di fama internazionale, come mostra la sua foto profilo che lo vede accanto a Elisabetta II regina d’Inghilterra. E arriva anche la denuncia, forte da parte del vicesindaco: «Il tutto all’interno del Parco Regionale del Campo dei Fiori», l’area è protetta per definizione essendo parco. «È tempo e ora di rivedere i criteri che autorizzano questi tagli e soprattutto è tempo e ora che chi di dovere controlli le autorizzazioni e i modi con cui le Ditte appaltatrici svolgono i lavori», dice ancora il vicesindaco. Il post di Zanzi ha ricevuto anche la risposta dell’impresa che ha eseguito i lavori che miravano a eliminare le piante a rischio caduta. L’impresa ha sottolineato che l’intervento è stato eseguito a regola d’arte e senza che vi siano state irregolarità. «Nessuno mette in dubbio l’onestà di qualcuno – ha ribattuto a sua volta Zanzi replicando al post della ditta – Certo è che lì prima vi era in bosco ( seppure in prevalenza di strobi che secondo qualcuno è specie vegetale scadente) , con ecosistema ben consolidato; oggi vi è tabula rasa con terreno costipato e reso asfittico . Le nuove normative regionali permettono purtroppo di dare corso ad esboscamenti senza valutazioni di questo tipo. E ciò va modificato e di corsa». Il vicesindaco dunque non mette in dubbio l’operato dell’azienda, o meglio non ne mette in dubbio la regolarità, ma critica la normativa che lo ha consentito. Impegnandosi a intervenire, a quanto pare, per modificare la normativa stessa che lo vede contrario.