Gli islamici: «Noi lavoriamo per il territorio. La Lega e Salvini fanno solo proclami»

Giorgio Stabilini rimanda al mittente le polemiche del consigliere lumbard. E lo invita nuovamente ad un confronto pubblico

– «Noi non c’entriamo nulla con gli attentati. E questo tutti lo sanno. Pinti, se evidentemente ha bisogno di visibilità, è pregato di lasciarci stare e non coinvolgerci».

Giorgio Stabilini, storico portavoce della comunità islamica varesina, non ci sta e si sente “strumentalizzato” dall’essere chiamato in causa dal consigliere comunale della Lega Nord Marco Pinti.

E si dimostra molto amareggiato.

«Questi non sono musulmani» taglia corto riferendosi agli attentatori.

E quindi critica Pinti: «Se ha bisogno di visibilità si rivolga altrove. Oppure si comporti in maniera costruttiva. Perché già tempo fa noi lo avevamo invitato ad un confronto pubblico, per poterci incontrare e discutere. In modo che potesse guardarci in faccia e capisse chi siamo. Però non ha mai accettato l’invito. Evidentemente ha paura che, se partecipasse, tutte le sue tesi verrebbero smontate».

E Stabilini rivendica, rispetto alle accuse del lumbard, il ruolo che i cittadini musulmani hanno nella società varesina. «Siamo impegnati in tantissime attività, facciamo parte a pieno titolo della vita sociale. Siamo le vere sentinelle di questo territorio. Non come la Lega Nord e Salvini, che sanno fare solo proclami». E quindi Stabilini rinnova l’invito a Pinti per un «confronto pubblico».