I genitori della ragazza ribadiscono il no. «Nessun risarcimento, solo giustizia»

I Molinaro ospiti nella trasmissione “Mi Manda Rai 3”: «I soldi non ci ridaranno nostra figlia»

«Giustizia nel nome di nostra figlia». e
, i genitori di Giada, la giovane studentessa varesina di 17 anni travolta e uccisa da un pirata della strada alle 23.30 del 14 settembre scorso in viale dei Mille mentre attraversava sulle strisce pedonali l’altro ieri sono stati ospiti di “Mi Manda Rai 3”, programma condotto da Salvo Sottile.

«Giustizia – hanno detto i genitori di Giada – per il nostro raggio di sole». I familiari della ragazza hanno ribadito la volontà di rifiutare un risarcimento di quasi un milione di euro offerto dall’assicurazione di , 24 anni, cuoco, il pirata che ha investito la giovane fuggendo e finendo per essere arrestato tre giorni dopo l’incidente poco dopo aver cercato di far riparare l’auto «per cancellare le prove», hanno detto i genitori della diciassettenne, dicendo al carrozziere di aver investito un cinghiale. «I soldi non mi ridaranno mia figlia – ha detto mamma Stefania – che senso ha? Tu paghi e te la cavi? No. Non è giusto. Non funziona così».

La famiglia, assistita dall’avvocato Corrado Viazzo, intende infatti costituirsi parte civile in seno al processo (l’udienza preliminare è fissata per il prossimo 21 marzo davanti al gup di Varese Alessandro Chionna) per essere presenti in giudizio nel modo più forte possibile, cosa che non potrebbero fare accettando il risarcimento. I genitori hanno ribadito di non voler perdonare Jeanne e di non credere al pentimento del giovane. «Si è pentito dopo l’arresto – hanno detto i genitori –

ma prima? Prima è scappato. L’abbiamo supplicato attraverso i giornali di costituirsi. Lui è andato a far riparare la macchina ancora sporca del sangue di nostra figlia. Ha detto di aver investito un cinghiale. Un cinghiale? E noi dovremmo perdonarlo?». Mamma Stefania ha aggiunto: «Se davvero ti penti di ciò che hai fatto – spiega – vai e ti costituisci. Ti assumi le tue responsabilità. Invece no. Fai riparare la macchina. Io penso che se ti comporti così vuole soltanto continuare a scappare. Non sai quali siano le tue responsabilità».