Il Carnevale invade anche le corsie

I piccoli ricoverati dell’Ospedale del Ponte ieri hanno festeggiato con le maschere della nostra città

È stato un bellissimo giovedì grasso quello al Ponte del Sorriso ieri pomeriggio, assieme alla Famiglia Bosina con il Pin Girometta e il mago Max.

Da ben ventisette anni il Carnevale Bosino arriva anche in corsia a far giocare i piccoli ricoverati dell’ospedale Del Ponte, e lo fa assieme alle nostre maschere e ai depositari della tradizione, sempre in prima linea nel volontariato. Fu infatti Loris Baraldi, nel 1990, il primo anno in cui vestiva i panni del Pin ereditati da Enrico Vanetti, a pensare di portare la Famiglia Bosina in ospedale dai bambini ammalati per regalare qualche ora di divertimento a chi è più sfortunato.

«Per noi si tratta del ventitreesimo anno del Carnevale in corsia» spiega Emanuela Crivellaro, fondatrice del Ponte del Sorriso, che compie quest’anno il quarto di secolo di vita. Una festa molto bella, che i bambini hanno preparato nemmeno troppo in anticipo, veramente in una manciata di ore, con le volontarie: con loro, armati di creatività, forbici e pinzatrice, hanno creato costumi di carta crespa e di materiale vario attinto dalla sala giochi.

«Abbiamo vestito tutti in maschera, sia chi aveva già il suo costumino portato da casa sia chi non lo aveva. Erano, in tutto una quindicina di bambini, che hanno giocato con coriandoli e stelle filanti e hanno assistito con entusiasmo allo spettacolo dell’animatore, il Mago Max. Anche la Famiglia Bosina ha portato le sue maschere; poi c’è stato il momento della merenda con i tortelli e i dolcetti, sempre allestito dai Bosini. Bambini e genitori erano contentissimi: erano tutti simpatici, tutti belli, il costume più gettonato erano naturalmente le principesse. Come sempre, la fantasia delle nostre volontarie, unita alla simpatia dei Bosini, hanno fatto centro».

Un’occasione importante per i piccoli ricoverati, perché ha permesso loro di vestirsi in maschera in pubblico ugualmente nonostante la degenza, anche se alcuni, purtroppo, essendo confinati nelle loro stanze per terapie speciali, non hanno potuto partecipare all’evento. Era presente anche l’assessore ai servizi educativi Rossella Dimaggio, che ha chiesto ai bambini cosa si aspettano da Varese. «Fra lo stupore generale un bambino – continua Emanuela – ha risposto: una sala giochi enorme in ospedale. Lui non poteva infatti sapere che il suo desiderio verrà presto soddisfatto, perché questa sala giochi arriverà nel nuovo ospedale».

Nel nuovo Del Ponte, che sarà inaugurato a San Vittore, l’8 di maggio, ci saranno anche una nuova aula adibita a scuola – quello del Ponte del Sorriso è stato il progetto pilota delle scuole ospedaliere nella nostra provincia – e anche una cucina dotata di tante attrezzature. «Sì, perché ogni martedì noi facciamo il laboratorio di cucina. Per ora abbiamo attrezzato un angolo della sala giochi, ma nel nuovo ospedale avremo proprio una cucina nuova di zecca. I bambini mettono il cappello da cuoco e impastano di volta in volta pizza, biscotti o dolcetti; nelle occasioni speciali i dolci tipici, come i dolci di Carnevale, che hanno cotto nel nostro forno».