Il mercatino del riuso è un successo. E fa il botto

Nel piazzale dello stadio Franco Ossola moltissimi i cittadini desiderosi di condividere

«Io ho portato una bicicletta da passeggio che non usavo più e sono tornato a casa con un portasci per la macchina, strumenti da giardino e un libro di De Crescenzo che volevo leggere da tempo. Sono soddisfatto, facciamola più spesso questa iniziativa». Questa è la testimonianza di Gennarino Buono, professore di matematica di San Fermo, che ieri ha partecipato alla giornata del riuso organizzata dal Comune di Varese (in collaborazione con Aspem, Caritas, Legambiente, il De Filippi, Re Mida, i gruppi di Acquisto Solidale e il liceo artistico Frattini) nel piazzale dello stadio Franco Ossola.

Semplici le regole del gioco. Ogni cittadino è stato invitato a portare in piazza oggetti non più utilizzati ma in buono stato. Per esempio: vestiario, accessori, mobili, apparecchi informatici funzionanti, elettrodomestici, giocattoli, etc. Nello stesso tempo, chiunque poteva fermarsi e prendere ciò di cui aveva bisogno. Non un baratto, ma una iniziativa di condivisione gratuita.

Alle 8 del mattino, nel piazzale, c’erano già cittadini desiderosi di scaricare le loro merci, libri per la maggior parte, ma anche articoli per l’infanzia, borse e gonne, scarpe, un lettore di Vhs con le antiche “cassette” e tanto di biglietto: «a mia figlia che si è laureata non servono più». E poi, botti per conservare il vino, pentole, pattini da ghiaccio. I passeggini sono andati per la maggiore: durante la giornata ne sono stati portati sette,

tutti quanti immediatamente ritirati da famiglie che ne avevano bisogno e che si sono risparmiate una bella spesa. Un signore ha portato delle casse per ascoltare la musica, le ha date a un ragazzo, insegnandoli anche il funzionamento. Qualcuno si è scambiato il numero di telefono e sono nate nuove amicizie. Cloe, una studentessa dell’artistico, ha trovato una maglietta a righe molto retrò, che incontrava i suoi gusti: «davvero posso prenderla senza pagare? – si domandava la giovane – Sono troppo contenta, anzi felicissima. Mi piace questa idea di non buttare via le cose, ma darle a chi le può utilizzare».

Michele Todisco ha portato un paio di pattini da ghiaccio da bambino: «Erano di mio figlio, sono contento che appena li ho lasciati giù, qualcuno li ha presi. In questo modo quei pattini avranno una seconda vita». «La giornata è portatrice di un messaggio interessante: bisogna condividere e non accumulare» commentano Vanessa Vasconi e Giovanni Chini, mentre passeggiano tra i diversi stand. Soddisfatto l’assessore Dino De Simone: «Il picco di presenze si è avuto tra le 10 e le 11, penso che abbiano partecipato a questa iniziativa almeno 200 persone. Sono molto contento anche della partecipazione della Caritas, che passerà a ritirare tutto quello che può servire ai bisognosi prima che Aspem porti le cose rimanenti in discarica».

I giovani cuochi del De Filippi hanno allestito un banco di «cucina degli avanzi» e preparato arancini di riso, crostoni di polenta, torta di pane, e altri piatti ancora, tra cui le coreografiche coppette di ananas flambé. Grazie a loro, un gran numero di persone si è fermato a mangiare e a fraternizzare. Il piazzale ha ospitato anche un presepe cubista costruito con oggetti di recupero, ideato dai professori dell’artistico Aldo Zuliani e Gabriele Scazzosi.