«Il mio amico don Mario. Un dono per il territorio»

Monsignor Giovanni Buga, compagno di seminario, traccia il profilo del nuovo arcivescovo Delpini

«Il nuovo arcivescovo è un dono grande perché è una persona di fede, umile, di cultura e di grande competenza» questo è il ritratto che il compagno di classe monsignor , oggi in forza alla Comunità Pastorale Sant’Antonio abate di Varese – fa di monsignor , nuova guida della diocesi di Milano.

Mario e Giovanni hanno studiato insieme sin dalle superiori in seminario e sono stati ordinati nel 1975. «Siamo sempre rimasti in amicizia e fraternità, perché compagni di studi abbiamo vissuto in seminario per lungo tempo insieme».

E subito dopo aver detto la prima messa, infatti, sono stati destinati a Seveso, «dove abbiamo passato 10 anni come educatori poi io sono diventato vicerettore e lui ha insegnato alle medie italiano e al ginnasio latino e greco perché nel frattempo si era laureato in lettere antiche».

Quando il seminario chiuse «io sono venuto a Varese nel seminario di Masnago, mentre lui è andato a Roma per proseguire i suoi studi».

Non hanno mai mancato di incontrarsi ai ritrovi di classe e i loro cammini si sono incrociati diverse volte. «Quando il cardinale era arcivescovo, don Mario è stato anche mio vicario episcopale nella zona pastorale VI, di Melegnano, di cui fa parte Treviglio, dove sono stato prevosto».

«Ho tanti bei ricordi – prosegue monsignor Buga – e sono molto, molto contento per la sua nomina. Papa Francesco ha fatto un dono prezioso alla diocesi di Milano». Delpini è «un uomo di studio e di grande cultura, in grado però di non farlo mai pesare, perché umile e alla mano. È in grado di relazionarsi con chiunque, prima di tutto perché è un uomo spirituale e di fede».

Non gli fa difetto la pragmaticità: «Sa gestire le diverse situazioni, decidere e comandare. Da vescovo è in grado di assumere tutte le responsabilità del caso». Secondo don Giovanni oltre che per le qualità personali, monsignor Delpini è un “dono”: «perché conosce molto bene la diocesi da rettore di seminario di teologia a vicario generale, conosce molti preti, ha una visione di insieme bella e approfondita. Per questo, a mio personale giudizio, potrà fare il vescovo conoscendo bene la sua diocesi» nella quale è anche nato e cresciuto.

«Il fatto che provenga dalla provincia di Varese significa solo che riuscirà a leggere approfonditamente territorio». Dobbiamo dargli: «credito positivo in anticipo considerando che è persona sempre disponibile, capace di ascolto e di dire ciò che pensa con carità, chiarezza e tranquillità. È un uomo di alta caratura grande dono per tutti noi ».