Imparare dal passato per costruire il futuro. Nel segno di Spartaco

Il commento di Gabriele Galassi

Nel saluto che oggi, tutti insieme, daremo al grande Spartaco Landini non c’è solo il ricordo di un passato da non dimenticare ma soprattutto il segno di un futuro da costruire. Perché sono le persone, ben al di là dei risultati, a fare la differenza. Sempre. Spartaco l’ha fatta: mostrandoci il significato di forza, coraggio, leggerezza, amicizia, sensibilità, passione, più forti della sfortuna, dei problemi, persino della malattia. Lo ha fatto nella vita e così, a maggior ragione,

nel calcio. Dove, dopo aver vinto tutto nella Grande Inter, ha sempre accettato ogni nuova sfida con umiltà, determinazione, intelligenza, cuore. Venne a Varese, in una società morta con una squadra spacciata. Insegnandoci che non esiste età in cui non rimettersi in gioco o situazione da cui poter imparare qualcosa. Oggi, e per sempre, il suo spirito sarà con il Varese. Ricordiamolo oggi, insieme a sua moglie Giovanna e e alle sue figlie Ilaria e Giuditta, insieme a mister Stefano Bettinelli e a Silvio Papini: onoriamolo, come lui ha onorato i nostri colori. E non dimentichiamolo, indossando la maglia e sventolando le bandiere con lo stesso orgoglio con cui lui ha affrontato ogni sfida. E con lo stesso sorriso: quello dei vincenti. Che sanno che, con le persone giuste al posto giusto, si può vincere. Costruiamo il futuro partendo dalle lezioni del passato: così lo spirito di Spartaco sarà sempre con noi.n