«In bici fino in Calabria. Per Arcelli»

Il prossimo viaggio di Giacomo Ieraldi è pronto: 1500 km da Varese fino a Paola. Tutto per un amico

A 71 anni compiuti prepara il suo prossimo viaggio in bici: quest’estate partirà dalla sua casa di via Val Verde per Paola, in Calabria, fino al santuario di S Francesco: 1500 km, come 11 anni fa. Ma con qualche differenza: scenderà seguendo la costa adriatica e non la tirrenica, cerca compagnia «perché mia moglie mi ha vietato di rifarlo in solitaria», ammette, e dedica l’impresa ad , medico, scrittore e indimenticato preparatore atletico del Varese Calcio scomparso un anno e mezzo fa.

Fondatore della Enervit e, nell’ultimo periodo, parte dello staff tecnico dell’Inter, Arcelli per Ierardi era soprattutto un amico: «Condividevamo la passione per la corsa – racconta Ierardi, calabrese di origine ed ex maratoneta di livello nazionale – Ero un gregario, non un campionissimo, ma Arcelli mi ha sempre aiutato molto nella preparazione quando partecipavo alle gare, e anche poi, quando facevamo sport solo per divertirci».

Anche dieci anni fa l’impresa di Ierardi era dedicata ad un amico: «un collega, anche lui calabrese e con cui sarei dovuto tornare in Calabria una volta raggiunta la pensione. Ma lui morì due anni prima». Ierardi sarebbe voluto ripartire in sella alla sua bicicletta (sempre la stessa!) alla volta di Paola già l’anno scorso, «ma un brutto infortunio al tendine d’Achille me l’ha impedito. Ora invece sono pronto».

Stesso protagonista, stessa bici, stessa meta e stesso movente: l’amicizia. Ma tutto il resto dell’impresa è una novità. Non solo Ierardi dovrà essere accompagnato (eventuali volontari possono contattarlo al 3495930975), ma cambiano anche le date e il percorso. «Undici anni fa partii il primo di agosto e arrivai a Paola il 12, percorrendo oltre 1500 chilometri – spiega – ma questa volta vorrei provare a scendere lungo la costa Adriatica fino in Puglia, per poi tagliare verso la Calabria all’altezza del Golfo di Taranto». E non solo. Dovrebbe anche risparmiarsi alcune decine di chilometri e soprattutto eviterebbe buona parte delle salite.

La partenza sarà poi posticipata di qualche giorno rispetto al 2006: «Vorrei essere il 20 a Paola, per la festa del santo patrono. Ad accogliermi, davanti alla statua del santo sul lungomare ci saranno il sindaco e alcuni frati del monastero». Il giorno prima invece sarà a Cittadella del Capo: «il comune in cui sono nato, dove ho ancora amici e dove mi piacerebbe stare prima dell’ultima tappa».

La previsione è quella di percorrere in media 140 chilometri al giorno, tutti su strada, per lo più tra statali e provinciali. «L’importante è svegliarsi presto e partire con la prima mattinata dopo una buona colazione. E poi pedalare bevendo molto e senza correre. Non devo battere alcun record, ma voglio arrivare fino in fondo. Lo devo ad Arcelli».