La Guardia di Finanza perquisisce il Molina. I militari hanno prelevato documenti e Pc

Intanto il Tar di Milano si esprimerà entro tre giorni sulla richiesta di sospensiva presentata da Campiotti

Caso Molina: si muove la guardia di finanza. Perquisita la sede della casa di riposo da mesi al centro di una querelle che, a questo punto, non può più essere definita soltanto politica come sostenuto da più parti. I militari delle fiamme gialle hanno eseguito l’accesso nella sede della Fondazione Molina l’altro ieri. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. Tuttavia, da indiscrezioni, sembrerebbe con la perquisizione abbia a che vedere con la passata gestione finanziaria dell’ente. Gli inquirenti hanno agito su mandato della procura della Repubblica di Varese.

È lecito dunque presumere che sia stato aperto un fascicolo sulla vicenda. Tuttavia non è stato reso noto quale possa essere l’ipotesi di reato, al momento non vi sarebbero però iscritti nel registro degli indagati. Perquisite anche le abitazioni di alcuni dipendenti. I militari della guardia di finanza hanno prelevato documenti, registri e Pc. Materiale che sarà in seguito analizzato. Va ricordato, come è giusto, che lo scorso giugno Andrea Badoglio, candidato sindaco di Varese Civica oggi scomparso,

aveva presentato un esposto in procura chiedendo che fosse fatta chiarezza sulla gestione finanziaria della Fondazione Molina in capo a Christian Campiotti, ex presidente, decaduto dopo il commissariamento dell’ente deciso da Ats nello scorso dicembre. Sulla Fondazione insiste, tra l’altro, un’indagine da parte della commissione regionale sanità che ha istituito una commissione conoscitiva ad hoc per valutare l’accaduto. Al centro della vicenda ci sono due prestiti obbligazionari, da 450 mila euro e da 500 mila euro, a Rete55 Evolution, società controllata da Rete55, una Tv privata, e della Mata, una società privata. Carmine Pallino, il commissario nominato dopo che Campiotti e il cda da lui presieduto erano decaduti, ascoltato in Regione il primo febbraio scorso, aveva ipotizzato di portare degli atti in procura affinchè l’autorità giudiziaria potesse verificare la situazione. L’inchiesta giudiziaria sarebbe nella sua fase iniziale. Come detto gli inquirenti non lasciano trapelare nulla. Intanto ieri il Tar si sarebbe dovuto esprimere in merito al ricorso presentato da Campiotti. I giudici del Tar di Milano si sono riservati la decisione sulla richiesta di sospensiva riguardo la delibera della Ats Insubria che ha deciso la decadenza del cda della Fondazione Molina e la nomina del commissario Carmine Pallino. La decisione dovrebbe arrivare entro tre giorni. Il ricorso, presentato da Christian Campiotti, ex presidente della fondazione, non entra nel merito ma deve stabilire, in sostanza, se la permanenza del commissario in quella posizione potrebbe creare un danno al Molina,in attesa che il giudice amministrativo si pronunci definitivamente sulla vicenda.