La Quiete è ora abbandonata. «Il Comune prevenga il degrado»

Il leghista Pinti chiede di tutelare la struttura

La Quiete sigillata, il Comune prevenga il degrado. I fabbri hanno messo i sigilli alla clinica La Quiete il 31 maggio scorso, ma la storica villa continua a far parlare di sè. Il consigliere comunale leghista Marco Pinti ha infatti depositato ieri mattina un’interrogazione affinchè il Comune esegua dei sopralluoghi per verificare lo stato di conservazione della struttura ed eventualmente valuti di intervenire direttamente per garantirne la più attenta manutenzione.

«La partita Quiete non è finita -spiega Pinti – al contrario siamo nella sua fase più delicata. È ormai notizia nota – prosegue – che più imprenditori, del territorio e non, hanno manifestato l’interesse di intervenire per ridare alla città un servizio di cui già sentiamo la mancanza. Ma se non vigiliamo con attenzione sullo stato di salute dell’edificio il rischio è che nelle lungaggini delle aste e delle trattative, la villa cada nell’abbandono e nel degrado, con tutte le conseguenze in termini di appetibilità economica».

Il consigliere prosegue: «Il rischio è quello di creare i presupposti perché al posto di una clinica che serve a tutti, su quella collina un domani si possa fare una speculazione edilizia a favore di pochi. Il Comune – continua Pinti – non può scaricare questa responsabilità sul solo tribunale, ma deve essere protagonista attivo tanto della vigilanza, quanto della manutenzione del patrimonio oggi sigillato».