L’Epifania riempie di gioia i bambini al Del Ponte

La “vecchietta” è salita in cima all’ospedale grazie ad una scala e all’aiuto dei nostri vigili del fuoco

Anche ieri, come da dodici anni a questa parte, all’ospedale del Ponte si è presentata la Befana, e lo ha fatto entrando dalla finestra grazie ad una scopa molto speciale. E’ stata una festa applauditissima, quella dell’Epifania al nosocomio pediatrico, e riuscita alla perfezione proprio grazie, come sempre, all’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno permesso alla vecchietta – si fa per dire – di risparmiarsi di volare fino al quarto piano, entrando direttamente dalla finestra della sala giochi.

«È stato incredibile» racconta Emanuela Crivellaro, fondatrice del Ponte del Sorriso. «C’era la sala giochi strapiena di bambini: certo, non fa piacere pensare a tanti piccoli malati, ma sta di fatto che erano lì tutti ad aspettarla a bocca aperta. Puntuale come un cronometro, è arrivata alle dieci, e vederla arrivare dal balcone è stato proprio scenografico». L’arrivo in grande stile della Befana, impersonata da anni da un Vigile del Fuoco, è stato seguito dagli alpini, i suoi fedeli assistenti che l’hanno accompagnata per tutti i reparti pediatrici. «Avevamo creato, nei giorni scorsi, l’atmosfera dell’attesa con la sfilata delle befane: i bambini avevano confezionato tante vecchine di carta e cartoncino e le avevano appese ovunque, dalle flebo alle porte passando per i muri. Così, per loro e per i genitori, è stato un momento davvero festoso e partecipato, con grande entusiasmo anche del personale infermieristico. Siamo poi passati di camera in camera dai bambini che non potevano alzarsi e in alcune stanze, per questioni legate alla delicatezza del momento, è entrata solo lei. Con grande stupore di tutti si è poi presentata anche al Pronto Soccorso: qui ha preso subito a confortare una bambina molto piccola, sui tre anni, che stava per essere visitata: così lei si è distratta un po’». Infine il gruppetto si è presentato dai neonati: «Era la prima volta che lo facevamo ed è stato bellissimo recapitare la prima calza ai bambini nati fra ieri e oggi al nido: i genitori non ci avevano pensato».

La fondazione “Il Ponte del Sorriso” compie sette anni ma come associazione di volontariato il Comitato Tutela Bambini in Ospedale nasce ufficialmente il 18 febbraio 1992: sarà, dunque, il 2017 l’anno del quarto di secolo. «Personalmente – spiega Emanuela – sono accanto ai bambini in ospedale da 25 anni e sono fra le sei fondatrici del CTBO. Oggi siamo oltre 350 volontari che si dispiegano su tutti i reparti della provincia, fra Varese, Tradate, Busto Arsizio, Saronno e Cittiglio. La nostra filosofia è dispensare sorrisi ed allegria, l’ingrediente invisibile che non altera la composizione chimica delle medicine farmacologiche ma che è comunque molto efficace». Lo scopo della Fondazione è, anche, restituire, per quanto è possibile, una sorta di regolarità nella dimensione del quotidiano del bambino, alterata dai ritmi e dalle incombenze ospedaliere. «Per loro, che ieri mattina non si erano svegliati nella loro cameretta ma in un letto di ospedale, sapere che la Befana arrivava lo stesso è stato di conforto e compensazione per tutto quello che sta accadendo nella loro vita». Così, quando il 9 riapriranno le scuole, si tornerà in classe anche in corsia: da ventitré anni al Ponte esiste infatti la scuola, proprio accanto alla sala giochi. «Eravamo dei pionieri, perché non c’era ancora la legge per cui veniva garantito il diritto allo studio anche in ospedale. Ci aiutò il provveditore Solerte a realizzare il sogno, che poi fu esportato anche a Tradate e a Busto. A Varese oggi abbiamo la convenzione con l’Istituto Comprensivo “Anna Frank”, ma allora ci riferivamo alla Parini e fu Margherita Giromini a realizzare il primo sperimentale corso di studi ospedaliero per i bambini».