L’Insubria scopre una nuova specie. Si tratta dello scoiattolo meridionale

L’animale potrebbe essere a rischio estinzione, sia per la riduzione degli habitat che per la competizione con altri mammiferi

È ancora possibile in pieno ventunesimo secolo scoprire una nuova specie in Italia, per di più di mammifero, ossia la classe di vertebrati tra le più conosciute al mondo? A quanto pare sì.

Grazie a uno studio genetico, morfologico ed ecologico, un team di ricercatori italiani, coordinato dall’Università degli Studi dell’Insubria, ha scoperto che le popolazioni di scoiattolo presenti in Calabria e Basilicata appartengono a tutti gli effetti a una nuova specie: lo scoiattolo meridionale, (il suo nome scientifico è Sciurus meridionalis). È parente stretto dello scoiattolo comune europeo, detto anche scoiattolo rosso, (Sciurus vulgaris) che è presente in tutto il resto d’Italia, ad eccezione di Sicilia e Sardegna.

Questa nuova specie ha una caratteristica colorazione nera con il ventre bianco, a differenza dello scoiattolo comune europeo che ha una colorazione che può variare dal rosso-arancione al bruno scuro. «Purtroppo – sottolinea il professor Adriano Martinoli dell’Unità di Analisi e Gestione delle Risorse Ambientali del Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate dell’Università degli Studi dell’Insubria – la scoperta della nuova specie che risulta essere una specie presente soltanto nel nostro Paese, ci spinge anche a evidenziare che la specie potrebbe già risultare a rischio di estinzione, sia per la riduzione degli habitat, sia per la competizione con le specie di sciuridi alloctone, ossia introdotte artificialmente dall’uomo, come lo scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis) di provenienza nord americana e lo scoiattolo variabile (Callosciurus finlaysonii) dal sud est asiatico, delle vere e proprie forme di inquinamento biologico incentivate dall’uomo». Il gruppo di lavoro che è giunto a questo risultato, individuando la nuova specie di scoiattolo, è costituito, oltre che dall’Università dell’Insubria, da Università di Milano Bicocca, Università di Firenze, Museo La Specola, Università della Calabria, Museo di Storia Naturale della Calabria ed Orto Botanico, CNR, Istituto per lo Studio degli Ecosistemi e dalla Società Italiana per la Storia della Fauna “G. Altobello”.