Maturità al via: oggi il tema

Tra i possibili argomenti della prova di italiano Umberto Eco e Shakespeare

– Ieri per circa 5 mila studenti è stata la fatidica notte prima degli esami. Un momento ricco di ansia, di aspettative e di paura, che rimarrà impresso nella memoria per tutta la vita. Per il valore anche simbolico che riveste, la maturità è per tutti un ostacolo molto impegnativo da superare. Ma è lo stesso provveditore Claudio Merletti a invitare gli studenti a tenere i nervi saldi e a non cercare scorciatoie.
«Ragazzi,

avere un po’ di paura è normale, si sta chiudendo un capitolo della vostra vita lungo 16 anni (se vi è andata bene) – afferma il provveditore Merletti – E’ giusto arrivare agli esami con consapevolezza e un po’ di timore. Ma i dati sono rassicuranti: la maturità non è una carneficina, bensì una prova che viene superata nella maggior parte dei casi. Mi raccomando, quindi, niente mezzucci». E ancora: «non fate scemenze, rispettate le norme. Non prendete farmaci. Non usate i cellulari, neppure quelli che stanno sul polso e che sembrano orologi. Non riempite le cartucce delle biro con i bigliettini. Non scegliete le scorciatoie, ma provate a dare il massimo».
Nella provincia di Varese, per esaminare gli studenti, ci sono 168 commissioni (formate ognuna da un presidente, da tre commissari interni e da tre esterni). Come ogni anno, anche in questi giorni si sta presentando il problema delle sostituzioni massicce. Ieri alle 15.30 l’ufficio scolastico provinciale di via Copelli aveva già sostituito 40 commissari e più di quindici presidenti e i lavori erano destinati ad andare avanti fino a sera, con qualche sostituzione probabile anche questa mattina.
Per tutti, studenti e professori, la chiamata è per le 8.30, ora della fatidica prova di italiano: gli studenti potranno scegliere tra il saggio breve, l’analisi del testo, il tema storico e quello di attualità.
La prova di italiano è un terno al lotto. Sono settimane che impazza il toto-tracce, ma ogni anno gli studenti si trovano di fronte a qualche argomento inaspettato. Quest’anno potrebbe capitare il settantesimo anniversario della Repubblica Italiana. C’è invece chi si aspetta Umberto Eco, autore e semiotico che è morto quest’anno. Oppure un testo di Pirandello, di cui cadono gli 80 anni dalla morte. Sempre ma di anniversari: quest’anno si ricordano i 400 anni dalla morte di William Shakespeare, i 30 anni dall’incidente nucleare di Cernobyl, il centenario della pubblicazione della teoria della relatività di Einstein.
Stando sull’attualità, invece, non si esclude un tema caldo e dibattuto come il Ddl Cirinnà e le unioni civili. Nonché l’Isis, gli attentati terroristici nel cuore dell’Europa, il Giubileo della Misericordia. E chissà che ai giovani non venga proposto di commentare i dati delle elezioni amministrative appena trascorse e l’astensionismo che le ha caratterizzate.
Archiviato il tema, dopo un’altra notte trascorsa con i libri ai piedi del letto, domani sarà la volta della prova più temibile, quella diversa per ogni indirizzo. La settimana prossima si terrà l’enigmatico “quizzone”, poi inizieranno gli orali.