Merenda tra nonni e bimbi. “Per crescere insieme”

Il progetto “80x8” serve a tramandare usanze e modi di vivere del quartiere da una generazione all’altra

Una merenda molto speciale nel salone parrocchiale di Velate ha inaugurato alla presenza di bambini e anziani il progetto “80×8. Per crescere insieme” della Caritas della Comunità di Maria Madre Immacolata in collaborazione con la Scuola Primaria L. Settembrini di Velate.

Spiegato dalle maestre Pinuccia e Nadia l’idea di un programma di attività, che valorizzi la longevità come risorsa e trasferisca alle nuove generazioni – prima che scompaiano – il senso e la memoria di una comunità. Grazie a questo scambio i piccoli potranno avvicinarsi alla complessità della vecchiaia, mentre gli anziani potranno combattere e forse vincere quel senso di perdita e smarrimento tipico dell’ultima fase della vita.

“Insieme” è la parola chiave dei momenti che verranno costruiti a cadenza regolare: gli anziani potranno raccontare aspetti della vita di un tempo che i bambini d’oggi non hanno più occasione di vivere, li accompagneranno in passeggiate alla scoperta degli angoli meno conosciuti, daranno una mano al progetto dell’orto scolastico che partirà a breve.

Non solo i nonni, ma tutti gli anziani del paese che lo vorranno saranno coinvolti dal progetto.

Coloro che fisicamente non possono muoversi da casa, potranno trasmettere le loro memorie per iscritto, che verranno raccolte dai volontari del progetto e riunite in una piccola pubblicazione già per il prossimo Natale. Dice il parroco don Adriano Sandri: «C’è già un primo racconto di un nonno di origine trentina, che spiega il Natale di un volta: i doni, poverissimi, li portava San Nicola, magari un mandarino, una carruba, un pezzetto di torrone.

Si usavano gli zoccoli, e si andava stalla perchè era più caldo: sono sicuro che anche la Velate di novant’anni fa ha molto da dirci».

«In questi anni si sono perse tante occasioni di stare insieme, del resto una volta i velatesi erano pochi, ora il borgo è molto cresciuto», dicono i nonni, ricordando i tempi in cui erano loro, da genitori, ad attivarsi con la scuola organizzando merende tra nonni e nipoti.

Ed è proprio una mamma che ha frequentato la scuola per anni, con i suoi quattro figli ormai cresciuti, l’organizzatrice e anima del progetto: Mariuccia Binda Ballerio ha creduto fin dall’inizio nel progetto Caritas. «È importante ritrovarsi e condividere momenti di serenità.

I bambini sono spesso distratti da giochi e televisioni, invece con questo progetto possono ritrovare piccoli pezzetti della propria storia, sotto la guida delle maestre. Insieme è molto più bello, perchè le storie si confrontano e si condividono.

Ma possiamo anche fare qualcosa di più concreto: portare un segno di affetto a chi ne ha più bisogno, per esempio ai bambini di una scuola vicino ad Amatrice che ho avuto occasione di visitare.

Dal terremoto questi bambini vivono nei container e nelle roulottes, hanno perso spensieratezza, non sembrano più quelli di prima. Potremmo costruire per loro, tutti insieme, delle piccole decorazioni natalizie fatte a mano. Questo li renderebbe felici».n