«No al caro sosta». Casbeno incontra l’assessore

Il comitato drizza le antenne ed evidenzia la mancata comunicazione dei cambiamenti nel quartiere

– L’inizio della sosta a pagamento va rinviato. Dal momento che il Comune non avrebbe comunicato per tempo le modifiche alla mobilità che saranno introdotte e attive, secondo la road map dell’amministrazione, a partire da lunedì 4 settembre.

A prendere posizione contro l’arrivo della sosta a pagamento a Casbeno è il Comitato “Drizza le Antenne”, che ha inviato una comunicazione ufficiale ieri al Comune di Varese, con la quale si richiede il rinvio dell’inizio del pagamento della sosta nel quartiere, segnalando la mancata comunicazione ai residenti.

Nel testo si sottolinea «mancata comunicazione ai residenti dell’introduzione dell’area BLU nella storica castellanza di Casbeno».

«Con la presente – continua il testo firmato da Ombretta Diaferia – si segnala al Comune di Varese e a tutti i rappresentanti dell’Amministrazione pubblica cittadina che, a seguito della comunicazione, limitata alla stampa, relativa al Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), Piano Urbano della Mobilità (PUM), Piano dei Trasporti (PdT), Piano della Mobilità Ciclistica (PMC) e Regolamento Viario (RV)».

E il comitato quindi «richiede all’Amministrazione comunale di Varese blocco immediato delle disposizioni per i residenti/utenti frequenti fino ad un incontro illustrativo-risolutorio delle problematiche emerse a seguito della sottrazione di stalli».

Il Comitato, nato anni fa per la tutela del territorio rispetto all’installazione delle antenne di telefonia mobile, affronta quindi la questione anche dal punto di vista ambientale. E infatti oltre ad un incontro con l’assessore alla Mobilità Andrea Civati, chiede anche di potersi confrontare con l’assessore all’Ambiente Dino De Simone e con il sindaco Davide Galimberti e il vicesindaco Daniele Zanzi.

Da sottolineare come a molti residenti a Casbeno non sia pervenuta la lettera a domicilio che l’amministrazione ha inviato agli abitanti che vivono nelle aree dove sarebbero stati introdotti gli stalli blu.

«L’Amministrazione non ha provveduto ad informare correttamente e direttamente i residenti non rispettando il regolamento in materia di informazione e comunicazione al cittadino – prosegue il testo – il comitato di Casbeno richiede che sia rimandato qualsiasi avanzamento dei lavori al momento in cui l’Assessorato alla Tutela Ambientale e quello all’Urbanistica e Pianificazione Territoriale. Sindaco e vice-sindaco non incontrino i residenti accogliendo richieste e proposte da parte degli interessati alla vivibilità della castellanza, già pesantemente colpita negli ultimi dieci anni da azioni inconsulte che hanno determinato l’abbassamento della qualità della vita, incrementando l’inquinamento ambientale, acustico e dell’aria, nonché dei livelli di elettrosmog, sottrazione del suolo e cementificazione».

In sostanza, gli abitanti di Casbeno sarebbero rimasti penalizzati dalla carente comunicazione da parte delle istituzioni.

«I residenti, in specifico quelli di via Daverio (tratto racchiuso dalle vie Montebello e Trentini), stanno scoprendo solo in questi giorni di rientro dalle ferie della disposizione di riservare al parcheggio dei pendolari l’intera piazza Meucci e di disporre di parcheggi in vie distanti dalla propria residenza. Dal momento che la cittadinanza del Borgo ha subito pesanti problematiche per la costruzione di ben tre parcheggi in un’area limitata, che ha già incrementato notevolmente il traffico della zona,

non centrale e autonoma, richiede di disporre gratuitamente e illimitatamente dei suddetti parcheggi di Via Trentini, via Daverio e Via Marrone. A fronte di tali considerazioni il comitato cittadino di Casbeno chiede alla Commissione e all’Assessorato alla Tutela Ambientale, all’Assessorato all’Urbanistica e Pianificazione Territoriale, al Sindaco e a tutti gli organi competenti di essere convocato ed ascoltato dagli organi competenti coinvolti in relazione alle problematiche di congestione del traffico e sottrazione stalli ai residenti già estremamente sensibili al tema mobilità, tanto da disporre di auto, ma fruire dei mezzi pubblici a disposizione».

E quindi anche «di rinviare l’attuazione operativa della sosta blu a Casbeno zona stazione e di attuare prima il piano relativo ai servizi sostitutivi».

Il comitato sottolinea poi altre criticitià.

«I residenti di Via Daverio e vie del borgo privi di stalli stanno provvedendo a ritirare il permesso sosta a 10 euro prima auto, seconda auto, utenti frequenti (attività commerciali e lavoratori degli uffici). Temiamo che non si sia effettuata una “cernita” dei residenti che non dispongono di garage o posto auto privato.

A tal riguardo si chiede agli Amministratori di mettere a punto uno studio sulle reali necessità della cittadinanza in termini di disponibilità di stalli in piazza Meucci e via Daverio, consigliando di valutarne l’istituzione di nuovi anche con l’istituzione di nuovi sensi di marcia delle auto».

E nel pomeriggio di ieri è arrivato a sorpresa l’assessore Civati, per incontrare i commercianti e i residenti. Dopo i problemi evidenziati anche dai nostri servizi giornalistici, l’amministratore ha voluto effettuare un primo incontro con chi vive i disagi dei cambiamenti.

E alla fine di questo primo confronto, secondo quanto riportano gli esercenti, l’amministratore si è impegnato ad andare incontro ad alcune richieste presentate dai cittadini.

In particolare a garantire la presenza di posti auto per la sosta breve, in modo da non penalizzare i gestori delle diverse attività commerciali di via Daverio e delle vie limitrofe. E anche di garantire un maggior numero di stalli riservati ai residenti.

Mentre non sarà possibile tornare indietro sulla destinazione di piazzale Meucci. Il parcheggio della stazione infatti, per via degli accordi con Ferrovie Nord, nel momento in cui diventa a strisce blu, deve essere riservato innanzitutto ai pendolari.

Questa la clausola posta dalle Ferrovie.

In sostanza, qualcosa ha iniziato a muoversi, dopo che i casbenatt hanno deciso di far sentire la propria voce. Tenendo a sottolineare che non si tratta di una polemica politica. I membri del comitato infatti ci tengono a sottolineare come ogni loro iniziativa sia semplicemente volta a tutelare le persone che vivono, lavorano ed usufruiscono dei servizi del quartiere, senza voler entrare in nessuna polemica di carattere politico.