Non accetta il no della ex. La violenta per ritorsione

L’uomo, un moldavo di 29 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Varese per violenza sessuale

VARESE – Presunta violenza sessuale per ritorsione a Varese: un moldavo di 29 anni è stato arrestato, nelle ultime ore, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Varese per violenza sessuale nei confronti della ex moglie dai carabinieri della stazione di Varese. È una faccenda sulla quale sono ancora in corso tutti gli accertamenti del caso, considerando la delicatezza della questione. Secondo la ricostruzione investigativa il gravissimo episodio si sarebbe verificato in città all’inizio del mese di maggio. Una storia assurda che vedrebbe coinvolti due coniugi moldavi. Per essere più precisi si tratta di due persone ormai separate da tempo.

Ma evidentemente c’erano parecchie ruggini.

La separazione non sarebbe stata digerita dal compagno, tanto che la tensione tra due non si sarebbe mai placata. Secondo le prime informazioni, infatti, la violenza sarebbe stata la conseguenza di quella tensione, di una pace mai ristabilita. Secondo il racconto della donna, l’ex marito alla fine di maggio l’avrebbe raggiunta sul posto di lavoro a Varese. Avrebbe approfittato del fatto che in quel momento all’interno dell’ufficio non era presente nessuno. A quel punto dalle parole si sarebbe passati velocemente ai fatti.

Sarebbe esploso un litigio molto violento. La donna avrebbe ribadito la volontà di non tornare più insieme. Evidentemente, per punirla, vista la situazione che si era ormai creata da tempo, l’uomo l’avrebbe aggredita, immobilizzata, picchiata e violentata. Avrebbero avuto un rapporto sessuale non consenziente e poi si sarebbe allontanato sperando di farla franca. La versione della donna avrebbe raccolto diverse conferme. In particolare alcuni accertamenti compiuti dagli investigatori hanno permesso di inchiodarlo, anche se le circostanze della faccenda dovranno essere chiarite con maggiore esattezza. L’ordinanza contro il moldavo è stata notificata in carcere. L’uomo, infatti, era stato già arrestato a fine maggio su mandato d’arresto internazionale dalla Moldavia per rapina e spaccio. Una situazione già piuttosto grave che si è appesantita dopo l’ultimo episodio di violenza sessuale che gli è stata contestata dalla Procura di Varese. Era in carcere anche su mandato del tribunale di Lodi per reati contro la pubblica amministrazione: reati per i quali esiste già una condanna definitiva a 5 anni di reclusione.