Pedemontana, il fronte resta diviso. In arrivo maxi sconti contro il flop?

Il primo cittadino di Morazzone Matteo Bianchi: «Quella contro il pedaggio sulla tangenziale di Varese deve essere una battaglia di tutto il territorio»

Pedemontana-flop, nuovi sconti in vista? Ma il territorio va diviso alla meta: «Quella contro il pedaggio sulla tangenziale di Varese deve essere una battaglia di tutto il territorio» ammonisce il sindaco di Morazzone Matteo Bianchi. Intanto i grillini in Parlamento chiedono di «fermare per sempre i cantieri. E togliere Pedemontana dall’elenco delle opere strategiche». È ormai da tempo l’infrastruttura più controversa che tocca il nostro territorio, ma ormai il sistema autostradale di Pedemontana è quotidianamente nell’occhio del ciclone.

L’ultima polemica politica è nata in seguito al viaggio a Roma che nei giorni scorsi ha portato una delegazione di amministratori locali targati Pd al tavolo del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. «Mi ha sorpreso molto questa iniziativa, anche perché qualcuno dovrebbe spiegare perché non siano stati coinvolti i Comuni di Gazzada Schianno, Morazzone e Buguggiate, che non sono meno interessati da Pedemontana di quanto lo siano Vedano Olona, Lozza e Malnate» fa sapere , sindaco di Morazzone e segretario provinciale della Lega Nord.

«Bisogna collaborare»

«Io penso che si debba sempre collaborare al di là dei colori politici per un problema comune, mentre qualcuno sta dando l’impressione di utilizzare le istituzioni per fare delle kermesse di partito».

Anche perché Bianchi nota come gli amministratori Pd tendano a mettere nel mirino Regione Lombardia quando si parla di Pedemontana.

«La Regione – sottolinea il sindaco di Morazzone – ha garantito la gratuità di questa infrastruttura per molti mesi e ha permesso agli utenti di usufruire di notevoli sconti per diversi mesi. Il problema reale sta a Roma e non mi sembra che la delegazione del Pd abbia risolto granché. Quella sui pedaggi deve essere una battaglia di tutto il territorio, e le istituzioni interessate devono fare fronte comune, altrimenti sarà difficile ottenere delle risposte».

Riduzioni del 60%?

Nel frattempo, si ipotizzano nuovi tagli alle tariffe, dell’ordine del 60%, secondo quanto prospettato dal capo della segreteria tecnica del ministero dei Trasporti e dal direttore generale per le concessioni autostradali.

È questo il fronte su cui si sta lavorando, con il vantaggio che il Mit ha promesso di fare «pressing» sulla società Pedemontana per rendere più attrattive le tratte già inaugurate. In Parlamento però c’è anche chi dice “no” su tutta la linea al sistema autostradale per collegare Varese a Bergamo. È il Movimento Cinque Stelle, che ha depositato una mozione alla Camera che «impegna il Governo a fermare Pedemontana Lombarda lì dove è ora», come spiega il deputato varesino .

«È l’autostrada più costosa d’Italia con i suoi più di cinque miliardi di euro di costo totale, ed è quella con il pedaggio più caro d’Italia, tanto da essere largamente sottoutilizzata. Oltretutto ha già terminato i fondi pubblici per la sua realizzazione con le tratte A, B1 e le tangenziali di Como e Varese, anche se mancano più di 3 miliardi di euro per terminare i lavori».

Così i grillini chiedono che «per la sua comprovata inutilità, insostenibilità economica ed ambientale e per le numerose indagini aperte nei confronti di chi ha gestito i lavori, venga esclusa dalla lista della quale fa parte, delle opere infrastrutturali considerate strategiche per il paese».n Andrea Aliverti