Pensavo fosse amore invece era un calesse: il Malimberti

Riportiamo il comunicato stampa inviato da Roberto Leonardi, segretario cittadino di Forza Italia

Riportiamo il comunicato stampa inviato da Roberto Leonardi, segretario cittadino di Forza Italia

Pensavo fosse amore invece era un calesse: il Malimberti.
Altroché illazioni. Pensavo che quello del neo sindaco fosse amore per la città, invece anche oggi abbiamo avuto la conferma dell’accordo Malimberti, il cui prezzo pagato e’ sotto gli occhi di tutti: dopo aver collocato i giusti Alfieri (il maiuscolo e’ voluto) garanti di tale accordo, assessorato urbanistica e assessorato ai servizi sociali, questa mattina il neo sindaco e la sua maggioranza imbarazzata hanno incoronato come presidente del consiglio comunale proprio colui che da una parte aveva definito il neo sindaco un galantuomo e dall’altra

si era scagliato contro Paolo Orrigoni definendolo “una persona inaffidabile, priva di qualsiasi moralità e dignità”. Non direi proprio modi di esprimersi da presidente del consiglio comunale, figura super partes, garante del buon funzionamento del consiglio comunale e del dialogo costruttivo tra maggioranza e minoranza.
Il galantuomo ha ringraziato anche così il suo finto adulatore, creando però un malcontento e un palese imbarazzo nell’ambito della stessa maggioranza, la quale turandosi il naso, ma anche la bocca, prima ha definito (cons. Crugnola-Varese 2.0) “inquietanti” gli amici noti di Malerba, poi ha ripudiato lo stesso Malerba, dichiarando di non volerlo in maggioranza (noi neanche all’opposizione!), ma alla fine lo hanno votato! E Zanzi che aveva dichiarato che da bravo agronomo sapeva benissimo come non fare attecchire le malerbe in città e che Varese 2.0 sarebbe stata la garanzia che un certo modo di fare politica non avrebbe più trovato posto nell’amministrazione della città? Probabilmente le malerbe, a dosaggi elevati, producono stati confusionali, ricorrenti amnesie e scelte inconsapevoli. Che cosa non si fa per conservare il posto da vicesindaco! E questo e’ il rinnovamento? Varese riparte davvero? Me lo auguro da cittadino, prima ancora che da segretario di partito, ma le premesse non sono tra le migliori. Quando i varesini si accorgeranno che è stato venduto loro un sogno, quando finalmente si accorgeranno che la festa e’ finita, quando si accorgeranno che dietro alla voce e ai modi da parroco di paese si cela una fame di potere lunga 23 anni, una sgradevole supponenza e che la partita elettorale e’ stata giocata solo contro qualcuno e qualcosa e non per qualcosa, allora si’ che si potrà ripartire davvero. E il caso Molina? Tema chiuso? Tutto quello che si è letto sui giornali sui prestiti fatti con le pensioni sociali degli ospiti e le voci sull’appalto mensa affidato senza gara perché Fondazione di diritto privato avranno un approfondimento e un chiarimento da parte del neo sindaco? Oppure si risponderà come si è fatto oggi nei confronti del cons. Binelli, dicendo che bisogna andare avanti, superare ogni obiezione e richiesta di chiarimento della minoranza perché è un momento di festa, perché Varese deve ripartire davvero, perché il sindaco ora riceve i cittadini, perché il lago presto sarà balneabile, perché il suo stipendio lo decideranno i cittadini con referendum, perché non bisogna disturbare l’Anac perché la festa e’ iniziata, ecc.?
Slogan, solo slogan! Povera Varese! Forza Italia, e tutta l’opposizione, da oggi vigilerà sull’operato della nuova amministrazione con un’opposizione costruttiva e propulsiva e la cosa ancora più interessante e’ che da quanto emerso dal primo consiglio comunale di oggi anche parte della maggioranza vigilerà sull’amministrazione: il mondo e’ proprio cambiato e la vera sinistra non esiste più.
Roberto Leonardi, Segretario cittadino di Forza Italia